I discorsi sul Pallone d'oro 2020 non assegnato dalla FIFA a Robert Lewandowski hanno aperto una ferita enorme nell'orgoglio del capitano della Polonia, la cui delusione non è stata attenuata un anno più tardi dagli elogi di Lionel Messi, insignito per la settima volta del prestigioso trofeo individuale. 

La quarta sfida di sempre tra i due leader tecnici di Polonia e Argentina varrà più delle altre, quantomeno a livello emotivo. Perché una partita praticamente da dentro o fuori di un Mondiale ha un richiamo più forte anche di una semifinale di Champions League tra Bayern Monaco e Barcellona.

Quella di stasera non sarà in nessun modo una rivincita tra i due, che per anni si sono contesi il trono di massimo goleador dei campionati europei, sul quale l'argentino si è seduto sei volte e il polacco soltanto una, proprio l'anno scorso. Stasera si dovrà vedere chi dei due riuscirà a essere più leader del proprio undici. 

Se attualmente Messi ha in dote due reti in due incontri, Lewandowski si è sbloccato contro l'Arabia Saudita, realizzando il suo primo centro in una Coppa del Mondo, oltre a fornire anche l'assist a Piotr Zielinski, il cui gol apriva la partita. La differenza tra i due riguarda la concretezza dal dischetto: se l'argentino è andato a segno contro gli arabi, il polacco è stato fermato dal messicano Guillermo Ochoa. 

A livello di club, nella stagione attuale i numeri del 9 polacco sono superiori in quanto a centri, ben 18 in 19 presenze tra Liga e Champions. Il 10 argentino è andato in gol invece 12 volte in 19 partite, nelle quali però ha fornito ben 14 assist contro i quattro del polacco. 

Se nell'eliminatoria delle semifinali di Champions 2014-15 Messi fece piangere Lewandowski buttando fuori il suo Bayern al Camp conun 3-0 arrivato nel quarto d'ora finale, cinque anni dopo il polacco si è vendicato demolendo i catalani nei quarti a partita unica. Quell'8-2 registrato a Lisbona, nel quale Lewa andò a segno in una sola occasione, fu un'umiliazione storica per i blaugrana.

Oggi, dunque, avrà luogo una storica 'bella' tra i due litiganti. Il polacco, attaccante d'area che adesso governa l'attacco del Barcellona, ha preso la pesantissima responsabilità di assicurare gol ai catalani che lo stesso argentino ha lasciato al momento dell'addio. Non sarà un'eliminatoria di Champions, ma rappresenterà uno spartiacque di quello che per entrambi potrebbe essere l'ultimo Mondiale.

Un 9 contro un 10. Un europeo contro un sudamericano. Un killer dell'area contro un artista a tutto campo. Oggi, Lewa e Messi si giocheranno qualcosa di diverso di un Pallone o una Scarpa d'oro.