Juventus, Giuntoli in America lavora su Kessié con un orecchio a Torino

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Juventus, Giuntoli in America lavora su Kessié con un orecchio a Torino

Juventus, Giuntoli in America studia Kessie con un orecchio a Torino
Juventus, Giuntoli in America studia Kessie con un orecchio a TorinoTwitter
La trasferta bianconera in America permette al nuovo dirigente di stringere relazioni per l'acquisto di Kessie, obiettivo per il centrocampo bianconero ma è la situazione delle cessioni la più impellente al momento.

Tanto rumore per nulla. Non è questo il caso, perché se l'amichevole contro il Barcellona a Santa Clara è stata annullata per l'attacco di gastroenterite che ha debilitato gran parte dei giocatori blaugrana, per Giuntoli trovarsi lì non è stata comunque una perdita di tempo. Il neo dirigente non ha potuto vedere all'opera i giocatori della Juve, compresi i nuovi Weah e Rovella, ma ha potuto stringere rapporti per uno che vorrebbe vedere approdare in bianconero: Franck Kessié.

Le condizioni per Kessié

L'occasione si è rivelata utile a saggiare la disponibilità del Barca che per il giocatore chiede 20 milioni di euro, ma la Juventus spera di poter ottenere l'ex centrocampista del Milan con una formula di prestito più obbligo di riscatto a determinate condizioni, e abbassare un po' la cifra da versare, 15 milioni + bonus per ridurre la distanza dalla richiesta. Sarà importante la volontà del giocatore, che ancora spera di impressionare Xavi ma che nel frattempo si guarda attorno e aspetta qualche interessamento da mercati ben più ricchi, come ad esempio la Premier League, senza escludere l'Arabia Saudita. 

Prima di procedere all'assalto dell'ex rossonero la Juventus dovrà ancora fare "pulizia" a centrocampo dagli esuberi. Se Arthur (e buona parte del suo esoso stipendio) è già a Firenze, ufficializzato ieri dalla Viola, si aspetta ancora la mossa decisiva del West Ham su Zakaria e magari qualche sirena inglese per McKennie, che Giuntoli non ha messo né sul mercato né fuori rosa ufficialmente, ma è indubbio che qualsiasi proposta interessante verrebbe ascoltata. A Torino sta lavorando alacremente su questo fronte Giovanni Manna, con cui il nuovo Football director è in costante contatto. 

In uscita tutto bloccato

A proposito di cessioni, il radar del mercato continua a essere puntato sempre su Vlahovic, anche se la Juventus vorrebbe tenerlo e per cederlo chiede tanto, si parte da una base di 90 milioni. Cifre che potrebbe spendere un Paris Saint Germain nel caso di cessione di Kylian Mbappé, con il francese che sta puntando i piedi forte di un accordo di massima col Real nel 2024, o anche un Bayern Monaco che però vede il serbo come un piano B se non dovesse arrivare a Harry Kane, che in Germania ci andrebbe volentieri.

Vlahovic non ha svolto i primi allenamenti con in compagni in Usa, al pari di Pogba, McKennie, Milik e Huijsen. Il serbo non avrebbe giocato comunque contro il Barcellona e a questo punto è in dubbio anche per la gara con il Milan. Essendo uomo mercato, le voci non si placano e si accentuano in questi casi, ma il n. 9 bianconero è apparso piuttosto tranquillo e sorridente in terra americana. 

Altro partente di lusso potrebbe essere Federico Chiesa, su cui però al momento non ci sono trattative, e a differenza del compagno di attacco si sta allenando duro ed è apparso piuttosto in forma nella partitella in famiglia. Hanno suscitato ottime impressioni anche Yildiz, arretrato a centrocampo, e il nuovo arrivato Timothy Weah, oltre a un esplosivo Bremer. Parlando di difesa, ai margini del gruppo c'è l'ex capitano Bonucci, messo fuori rosa dalla Juventus che gli sta cercando una squadra. L'obiettivo della nuova dirigenza è quello di non rinnovare corposi contratti a giocatori sopra i 30 anni per abbassare il monte ingaggi. Il centrale non è riuscito però ancora a trovare una squadra di suo gradimento, respingendo le sirene di Fenerbahce e Al Shabab, ed escludendo al momento un ricongiungimento con Pirlo, in Serie B, alla Sampdoria.