Il mental coach di Berrettini: "Matteo è eccezionale e stima Sinner"

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Il mental coach di Berrettini: "Matteo è eccezionale e stima Sinner"
Matteo Berrettini
Matteo BerrettiniProfimedia
Stefano Massari ha assicurato che "il ritorno alla vittoria dopo pochissime settimane dalla ripresa dell'attività si spiega con le qualità eccezionali, oltre a tutto il lavoro con il suo nuovo team".

"Negli ultimi due anni Berrettini ha avuto una serie di problemi notevoli dal punto di vista fisico. Quando i problemi fisici tendono a ripetersi, si innesca un timore particolare di farsi male, si va in campo più timorosi. Ci si domanda anche quanto si possa resistere in questa situazione di stress fisico. Si innescano una serie di domande che impattano non solo sull'umore ma anche sulla serenità dell'atleta".

Così ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 Stefano Massari, storico mental coach di Matteo Berrettini: "Matteo è un ragazzo che ha qualità eccezionali sotto il profilo umano ed è su quello che ha fatto leva in quei momenti così difficili. Il ritorno alla vittoria dopo pochissime settimane dalla ripresa dell'attività si spiega con le qualità eccezionali, oltre a tutto il lavoro con il suo nuovo team", ha aggiunto.

Le parole del mental coach di Berrettini
Le parole del mental coach di BerrettiniFlashscore - StatsPerform

"Lavoriamo non più tanto su quello che succede in campo, mentre abbiamo mantenuto un confronto aperto sulle sue letture. Mi ha colpito sentire che in Marocco l'hanno soprannominato Maximus, il gladiatore di Marrakech perché ora Matteo sta leggendo il libro di Baricco "Omero, Iliade" che parla di eroi greci, diciamo che siamo in linea con il lavoro che stiamo facendo", ha sottolinea Massari.

Il rapporto con Sinner

Su questo momento di difficoltà può avere influito anche la popolarità di Sinner? "Non credo, tra Matteo e Jannik c'è un rapporto molto buono, di grande stima. Credo che Matteo in questi ultimi 22 mesi abbia dovuto più occuparsi di se stesso che non della popolarità di Jannik. Onestamente non credo ci si sia stato questo problema, anzi credo gli abbia fatto piacere il suo successo", sottolinea il mental coach.

I rifiuti di Sinner a Sanremo prima e a Le Iene poi: "Sinner è fantastico anche su questo. Basti pensare che da numero 10 al mondo decise di cambiare allenatore, passando da Piatti a Vagnozzi, molto meno noto in quel momento lì. A 19-20 anni prendere una decisione del genere e avere la forza di resistere ai primi mesi in cui non aveva risultati immediati significa essere saggi al di là dell'età. Sinner è un campione sotto tanti profili", conclude Massari.