Furlani dà il bentornato a Ibra: "Può solo far piacere poter tornare a lavorare con lui"

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Furlani dà il bentornato a Ibra: "Può solo far piacere poter tornare a lavorare con lui"
Ibrahimovic
IbrahimovicAFP
L'ad al Milan poi raccomanda: "Cerchiamo di non esaltarci troppo nelle vittorie e di non deprimerci nelle sconfitte". Nel suo intervento a Radio Serie A si parla anche del nuovo stadio, pronto per il 2028.

"Ibra, innanzitutto, è stato un grande calciatore ed è anche una grandissima persona di spettacolo, è un leader, un personaggio a tutto tondo, non solo del mondo del calcio. Non rispondo tecnicamente perché non ti so dare una tempistica esatta e neanche un ruolo, ma può solo far piacere ad una persona come, nel mio ruolo e come tifoso del Milan, poter tornare a lavorare con Ibrahimovic": lo dice l'ad del Milan Giorgio Furlani a Radio Serie A parlando dell'atteso ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan.

La squadra rossonera, reduce dal successo in Champions League contro il Psg, spera di tornare alla vittoria anche in campionato sulla scia lunga dell'entusiasmo per l'impresa europea.

"Cerchiamo di non esaltarci troppo nelle vittorie e di non deprimerci nelle sconfitte, ciò che conta - sottolinea Furlani - è il progetto nel medio-lungo periodo. C'è unità di intenti tra tutti. Vincere in Champions è piacevole e importante: spero tracci una linea. Una vittoria contro la squadra più ricca d'Europa e una delle più forti ci fa particolarmente contenti".

Sul Decreto Crescita

"Il Decreto Crescita è l'unica norma che ci aiuta, perché ci consente di attirare talento che, di fatto, come squadre italiane non ci potremmo permettere. A livello di economia di Paese, inoltre, mi sembra una follia andare contro il Decreto Crescita: avere talento e avanzare in Europa significa avere una maggior quota nel diritti televisivi globali, sponsor in aumento e così via. Declinare centinaia di milioni di euro che entrano nel Paese mi sembra una follia. I grandi club stanno guardando ai nuovi stadi: il Paese ne ha bisogno e sarebbero finanziati interamente da capitali stranieri".

La situazione stadio

Lo stadio appunto, un tema molto attuale e molto caro ai tifosi rossoneri proiettati nel futuro. A tal proposito Furlani ha confessato che la situazione San Donato si sta concretizzando sempre più: "Stiamo avanzando sul progetto a San Donato: il target per noi è di essere pronti a fine 2028 con un nuovo stadio. Dico questa data mordendomi la lingua, perché nel 2018, quando sono entrato nel Milan, facemmo la presentazione di un progetto alla Uefa sul nuovo San Siro da concludere entro il 2023. E ora siamo qua. Il target è fine 2028. Avere uno stadio nuovo e di proprietà permette alle squadre di portare i tifosi non solo per la partita, ma anche per una mezza giornata trascorsa con la famiglia nella casa del Milan. Avere lo stadio nuovo cambierebbe radicalmente le caratteristiche del nostro Club. Gli stadi vengono fatti in Polonia e in Turchia, è molto frustrante questa cosa".