Il Senegal centra la qualificazione agli ottavi ma trema, anche per soli tre minuti. È durato tanto il periodo di crisi della formazione di Cisse che, dopo essere passata in vantaggio nel primo tempo, ha subito il ritorno dell’Ecuador al 67’.

Un gol che significava eliminazione per gli africani. A portare in paradiso il Senegal ci ha pensato Koulibaly (31). Proprio l’ex Napoli ha messo a segno, sugli sviluppi di un calcio di punizione, il gol della qualificazione agli ottavi.

La squadra di Cisse aveva trovato il vantaggio grazie a un rigore arrivato nel finale di primo tempo: intervento scomposto di Hincapie (20) su Sarr (24). Proprio il numero 18 del Senegal si era incaricato del tiro dal dischetto, portando in vantaggio la propria squadra.

Una partita che fino a quel momento aveva vissuto di poche emozioni. Prima del vantaggio, gli africani avevano avuto due buone occasioni per portarsi avanti, ma l’imprecisione dei giocatori di Cisse aveva fatto il resto.

Nella ripresa tutto sembrava far scivolare l’incontro verso un finale semplice per Kulibaly e compagni, ma al 67’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Caicedo (21) aveva riacceso le speranze dei sudamericani.

La qualificazione dell’Ecuador è durata solo tre minuti. Al 70’, infatti, il gol dell’ex Napoli che è valso il secondo posto in classifica dietro l’Olanda. Il Senegal adesso affronterà l'Inghilterra, prima classificata del gruppo B.

Finisce qui, quindi, l'avventura mondiale dell'Ecuador e del suo bomber Valencia, fino ad ora capocannoniere del torneo con tre gol realizzati. L’attaccante ecuadoriano, artefice di una prova opaca, non è riuscito a trascinare la selezione sudamericana al turno successivo e ad aumentare il proprio bottino personale di marcature.