Se Simone Inzaghi ha fatto di Matteo Darmian uno dei suoi uomini più utilizzati, ci sarà un perché. E nella sfida di stasera dell'Inter all'Atalanta è stato proprio lui a decidere. Con un gol da centravanti e dopo una partita da marcatore in una difesa a tre. La sublimazione di un calciatore sempre presente, duttile e che oggi si è spinto fino a occupare il ruolo di centravanti per dare ai suoi la qualificazione alle semifinali.
Schierato al posto di Milan Skriniar, abbrutito dalle voci di mercato e sicuro partente a giugno, il difensore esterno classe 1989 ha dato la dimostrazione della sua versatilità dal punto di vista tattico, facendosi valere non solo come opzione per poter uscire palla al piede dalla difesa e associarsi nel gioco sulla fascia, ma inserendosi anche come un'altra opzione offensiva in attacco.
Il suo centro, arrivato con un rasoterra di sinistro che non ha lasciato alcuna opzione a Musso, è arrivato al 57' minuto, a conferma della netta superiorità dell'Inter sull'Atalanta. E a conferma anche del fatto che i nerazzurri sembrano essersi finalmente ripresi dopo un periodo d'appannamento. Un gol che vale la qualificazione alle semifinali, per giunta contro una squadra che in campionato è rivale diretta nella corsa Champions e ha effettuato un turnover minimo.
Ancora una prestazione opaca, invece, per Romelu Lukaku, schierato da titolare ma senza troppa lucidità nei momenti in cui doveva fare le sponde necessarie agli inserimenti da dietro. Il belga continua a essere uno dei punti negativi della stagione attuale dei nerazzurri, che avranno bisogno di lui se vorranno davvero cambiare in modo netto il trend di gioco e risultati. Per il momento, però, un altro passo in coppa è stato fatto. E non un passo qualsiasi.