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Tour de France 2025, Pogacar: "Mi sento pronto, Vingegaard? Vedremo chi sarà il migliore"

Tadej Pogacar
Tadej PogacarLoic VENANCE / AFP
Alla vigilia del Tour de France 2025, Pogacar si sente fiducioso e pronto ad affrontare le tappe di montagna, sottolineando la sua storica rivalità con Jonas Vingegaard. Anche il danese si dice motivato e pronto alla battaglia: "La cronoscalata potrà fare grandi differenze".

"Mi sento bene e sono contento di essere qui. La preparazione è andata bene. Ho molta fiducia e mi sento pronto, anche per le tappe di montagna che saranno particolarmente insidiose". Lo dice, alla vigilia del Tour de France 2025, il campione del mondo Tadej Pogacar, protagonista di tanti duelli sulle strade di Francia con il suo grande rivale Jonas Vingegaard.

Negli ultimi quattro anni, il Tour si è trasformato in un duello a due tra Pogacar e Jonas Vingegaard, con due successi a testa, e a Pogacar viene chiesto se sarà così anche quest'anno.

"Abbiamo già vissuto quattro duelli fantastici, con lui c'è una bella rivalità e vedremo chi sarà il migliore quest'anno - risponde l'iridato -. Vingegaard è il miglior scalatore che abbiamo visto negli ultimi anni e, a volte, è anche più bravo di me nelle cronometro. Ma qualche volta è anche meno bravo di me".

"Comunque è un onore essere uno dei favoriti al via - aggiunge Pogacar -. La prima settimana sarà subito molto intensa, con diversi finali insidiosi. Questo potrà offrire molte opportunità, ma sarà anche una questione di sopravvivenza".

Vingegaard: "Tadej più forte degli anni scorsi, pronti per la battaglia"

"Finora è stata una stagione strana, ma questo mi dà ancora più motivazione: siamo pronti per la battaglia con una grandissima squadra. Mi sono allenato in altura e ora spero di fare meglio rispetto al Delfinato, ma lo dirà solamente la strada". Così Jonas Vingegaard, vincitore del Tour nel 2022 e nel 2023, sulla 'Grande Boucle' che parte domani da Lilla.

Tutti si aspettano un nuovo duello tra il danese della Visma Lease a Bike e Pogacar e Vingegaard sottolinea che "secondo me Tadej sarà più forte degli anni scorsi, io dovrò essere al suo livello, la cronoscalata potrà fare grandi differenze".

"Per vincere il Tour devi essere al livello di Pogacar - aggiunge -, e questo ovviamente mi spinge a dover essere al mio massimo possibile, migliore che mai".