Champions League, l'Inter raggiunge i quarti soffrendo nel finale del do Dragão

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Champions League, l'Inter raggiunge i quarti soffrendo nel finale del do Dragão
Champion League, l'Inter raggiunge i quarti soffrendo nel finale del do Dragão
Champion League, l'Inter raggiunge i quarti soffrendo nel finale del do DragãoAFP
Lo 0-0 regala ai nerazzurri la qualificazione in Champions League. Dopo una partita ben gestita, nel forcing finale dei portoghesi i nerazzurri devono ringraziare Onana, Dumfries e la fortuna.

Per il ritorno degli ottavi di Champions all'Estadio do Dragão contro il Porto, Inzaghi tiene in panchina il match winner dell’andata Lukaku preferendo come partner di Lautaro in attacco il bosniaco Dzeko. Dall’altra parte Conceição deve rinunciare allo squalificato Otavio e  al leader della difesa Pepe per un infortunio all’ultimo minuto e in attacco sceglie Evanilson al fianco di Taremi e Galeno

Le formazioni in campo
Le formazioni in campoFlashscore

 I Dragoni partoni subito aggressivi come piace al loro allenatore e dopo pochi minuti Uribe sfiora il palo con una gran botta da fuori. Il Porto cerca di fare la partita mentre l’Inter sembra subire la pressione e su una brutta palla persa da Dumfries, Eustaquio impegna Onana.  Con il passare dei minuti gli uomini di Inzaghi prendono  le misure, contengono le sfuriate portoghesi  e cercano di ripartire in contropiede. Su uno di questi, lanciato da Barella, Dzeko si trova davanti a Diogo Costa ma il tiro è troppo debole.

Il Porto riprende in mano il pallino del gioco e serve una grande scivolata di Dimarco per impedire il gol di Evanilson smarcato da una bella azione corale. Prima della fine della frazione c’è ancora tempo per un’occasione nerazzurra con Lautaro che ruba palla e riesce a saltare due uomini prima di sparare fuori da posizione angolata. L’ultimo brivido è però per l’Inter, con Eustaquio che non arriva per poco sulla palla messa in mezzo da Pepê.

Nella ripresa il Porto torna a fare la partita, ma l'Inter regge bene anche perché gli uomini di Conceição davanti non riescono a liberare facilmente uomini al tiro e si affidano più che altro a tiri da lontano. Come quello che fa partire Grujić al 76': un bolide rasoterra che però non inganna Onana, che si distende a terra e blocca la sfera.  Inzaghi prova la carta Lukaku, che manda in campo al posto di Dzeko, e si copre dietro con Škriniar al posto di Darmian, mentre dall'altra parte Conceição per l'assalto finale si gioca tutto il potenziale offensivo inserendo anche Namaso al posto di Uribe.

Il Porto col coltello tra i denti preme schiacciando l'Inter in area e nel finale solo la fortuna salva i nerazzurri: prima Dumfries ferma sulla linea un tiro di Marcano, poi Onana fa un miracolo deviando sul palo un colpo di testa di Taremi. Nel finale infuocato c'è tempo anche per un'espulsione, quella di Pepê per doppia ammonizione. Arriva di tutto, tranne il gol. E così, dopo 12 anni, l'Inter può tornare ad assaggiare i quarti di finale di Champions League.