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Addio Brescia: niente licenza, il club lombardo escluso dalla Serie C 2025/2026

I tifosi del Brescia
I tifosi del BresciaFRANCESCO SCACCIANOCE / NurPhoto / NurPhoto via AFP
Il Consiglio Federale della FIGC ha ribadito che il club scomparirà dopo 114 anni di storia a causa di violazioni amministrative e mancati pagamenti, dando spazio a una ripescata.

Il Brescia Calcio, società fondata nel 1911, ha perso lo status professionistico e la licenza. Di conseguenza non sarà iscritto al campionato di Serie C 2025/2026. Lo ha annunciato la Federcalcio con un comunicato.

Il Consiglio Federale della FIGC "prende atto della intervenuta non concessione alla società Brescia Calcio della licenza nazionale per la stagione 2025/2026 e della conseguente non ammissione al campionato di Serie C 2025/2026", vi si legge.

Nella sua decisione, la FIGC dettaglia le numerose violazioni amministrative e i mancati pagamenti che hanno portato a questa decisione.

Massimo Cellino, proprietario del club lombardo dal 2017, aveva tempo fino al 6 giugno per versare parte degli otto milioni di euro di arretrati fiscali e altri pagamenti in ritardo. Il Brescia è stato penalizzato di otto punti (quattro in questa stagione, quattro nella prossima) per queste violazioni amministrative.

In 23 stagioni di Serie A (l'ultima nel 2019/2020), il Brescia ha ottenuto il suo miglior piazzamento con l'ottavo posto nel 2000/2001.

La sua maglia è stata indossata, tra gli altri, da giocatori come Roberto Baggio, Alessandro Altobelli, Andrea Pirlo e Luca Toni, così come da Pep Guardiola.