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Scontri alla fine di Brescia-Cosenza: il Ministero chiede risarcimento danni per 1 milione

Gli scontri del 1 giugno 2023 al Rigamonti
Gli scontri del 1 giugno 2023 al RigamontiStefano Nicoli / LaPresse / Profimedia
A processo 94 ultrà imputati di resistenza aggravata, danneggiamenti, lesioni per l'invasione di campo e agli scontri che si sono verificati allo stadio Rigamonti l'1 giugno del 2023 al termine della partita tra Brescia e Cosenza. La società non sarà parte civile

Il Ministero dell'Interno si è costituito parte civile nell'ambito del processo a Brescia a carico di 94 tifosi imputati di resistenza aggravata, danneggiamenti, lesioni per l'invasione di campo e agli scontri che si sono verificati allo stadio Rigamonti l'1 giugno del 2023 al termine della partita tra Brescia e Cosenza.

Il Viminale ha quantificato in un milione di euro il risarcimento dei danni materiali e di immagine. Due imputati hanno chiesto di patteggiare, 32 di essere ammessi al rito abbreviato, 50 alla messa alla prova, mentre 10 hanno scelto di discutere il rinvio a giudizio. Il gup Federica Brugnara ha aggiornato l'udienza al 6 novembre.

Il Brescia - come già annunciato dal presidente Massimo Cellino - non si è costituito parte civile anche per evitare di alzare ulteriormente la tensione in un ambiente ormai ostile contro il presidente del club, contestato da tempo.