Un metro e 93 e un'impressionante rapidità d'esecuzione. Queste le qualità di Joshua Zirkzee, l'artefice della vittoria del Bologna in casa della Lazio per 1-2, un risultato arrivato dopo una crescita graduale da parte degli emiliani, che sotto dopo meno di 20 minuti hanno poi trovato la spinta giusta dal punto di vista mentale per pareggiare alla fine del primo tempo e poi dare ai biancocelesti il colpo di grazia nell'ultima frazione di gioco. Il tutto con una botta secca e senza indugi da parte del centravanti olandese, che imbeccato dalla sinistra ha lasciato partire un tiro fulmineo di destro, il suo piede meno abile, lasciando di sasso Provedel e provocando l'urlo dei tifosi rossoblu presenti all'Olimpico.
Molto più scattante e meglio piazzata in campo, la squadra di Thiago Motta sembra aver recuperato le belle sensazioni di inizio campionato, interpretando nuovamente in modo effettivo la sua idea di gioco basato sul possesso di palla con movimenti continui. Dal punto di vista tattico, l'italo-brasiliano ha dato una lezione di calcio a Maurizio Sarri, un profeta del palleggio che quest'anno sta perdendo colpi e oggi è stato nettamente surclassato. Perché la Lazio era partita bene, con un Isaksen ispiratissimo e capace di segnare il gol del momentaneo 1-0 dopo una bella intuizione di Immobile. Poco dopo lo scandinavo sfiorava il raddoppio, con Skorupski che toccava con la punta delle dita per disinnescare la sua bomba di sinistro. Un salvataggio sulla linea di Lucumi su Guendouzi era l'ennesima manifestazione di resistenza di un Bologna che poi avrebbe svoltato poco dopo.
E una parte della responsabilità della rimonta ospite, se non tutta, è del portiere laziale Provedel, che dopo un alleggerimento di certo non irreprensibile si è affrettato in un pasticcioso rinvio che Fabbian ha approfittato per appoggiare in favore di El Azzouzi, che trovava il gol del pari, aprendo la crisi della squadra locale. Poi, il timbro di Zirkzee, fino a quel momento più catalizzatore che finalizzatore, ma ben appostato al 78esimo per mettere a frutto un centro di Kristiansen. Il marchio del sorpasso definitivo e del trionfo dei felsinei, che adesso raggiungono al quarto posto l'Atalanta, che però deve recuperare il match sospeso contro l'Inter. Per il momento, tuttavia, la certezza è che il Bologna è tornato e che la sua candidatura per un posto nella prossima Champions League è più che ufficiale.
