L'approdo di Cristiano Giuntoli alla Juventus sembrava questione di dettagli alcune settimane fa, ma la trattativa si è rivelata più complicata del previsto.

A rendere più difficile il tutto è stato Aurelio De Laurentiis, che, secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, sarebbe rimasto a lungo fermo sulla sua posizione di richiedere una buonuscita per l'addio anticipato del dirigente, il cui contratto sarebbe scaduto soltanto nel 2024.

In extremis, visto che il 30 giugno era l'ultima data disponibile per depositare i contratti dei nuovi dirigenti di un club, la separazione si è consumata, evitando così al club bianconero di chiedere una deroga più avanti.

A comunicare l'addio dopo otto anni insieme, un tweet della stessa società partenopea.

L'accordo

Un ultimo incontro tra Giuntoli e ADL si è svolto nel primo pomeriggio e ha fruttato il tanto agognato accordo tra le parti.

Secondo le prime indiscrezioni, rilanciate da Marco Conterio di TMW, per potersi liberare il ds avrebbe rinunciato al bonus Scudetto, incontrando così a metà ADL che richiedeva una buonuscita per la conclusione anticipata del contratto con un anno di anticipo.

Il contratto con la Juventus

L'ormai ex Napoli è ora libero di firmare un nuovo contratto con la Juve, alla quale si legherà per i due anni, con un accordo fino al 2025.

Il suo arrivo comporterà un'inevitabile ridesgnazione delle gerarchie dirigenziali. 

Giuntoli sarà il nuovo responsabile dell'area sportiva. Francesco Calvo ricoprirà il ruolo di direttore generale, mentre Maurizio Scanavino quello di amministratore delegato.

Giovanni Manna, invece, alla luce degli ottimi risultati ottenuti sul mercato nelle ultime settimane, rimarrà in prima squadra ricoprendo il ruolo di direttore sportivo.