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Thuram e i consigli di Inzaghi: "Ogni volta che mi suggerisce una cosa, poi succede"

Marcus Thuram, il capocannoniere
Marcus Thuram, il capocannonierePIERO CRUCIATTI / AFP
L'attaccante nerazzurro dell'Inter, capocannoniere della Serie A con 12 gol all'attivo in 17 incontri, non si pone limiti: "Perché dire 'faccio questo o quel numero di gol'? Ho tanto da migliorare ancora".

Grazie ai dodici gol segnati sinora in campionato, Marcus Thuram è il capocannoniere della Serie A che non ti aspetti. La sua vena sotto porta, però, ha convinto Simone Inzaghi a puntare forte su di lui, chiedendo anche a capitan Lautaro di fare qualche sacrificio in più.

Il centravanti francese dell'Inter si è raccontato in un'intervista pubblicata stamattina dalla Gazzetta dello Sport: "All’Inter sono in fiducia totale. Ed è grazie a chi mi sta intorno: compagni, mister, società". Questi i passaggi più salienti della ciacchierata.

Il capocannoniere
Il capocannoniereFlashscore

No limits? 

"Non lo so. E non ci penso, quasi mi dà fastidio. Conta amare, non mettersi limiti. Perché dire 'faccio questo o quel numero di gol'? Ho tanto da migliorare ancora". 

Dove migliorare?

"Nel colpo di testa, per dire. E nel provare ad andare più veloce di come riesco. Sento già di essere più forte di inizio stagione. E a gennaio sarò ancora meglio. Oggi, ad esempio, vado in anticipo su una palla di Dimarco perché so già quello che lui farà. Lo stesso con Mkhi. È conoscenza, esperienza". 

Marcus e Khephren

"C'è stata la possibilità di giocare insieme, quando ero al Borussia Monchengladbach, il Nizza mi voleva ma poi non se ne è fatto nulla. Gli auguro il meglio. Non proprio il meglio meglio eh… Diciamo a lui sì, alla squadra in cui gioca no. È più forte di me e sa perché? Perché può imparare dal papà e poi dal fratello, è fortunato". 

Il prossimo incontro dei nerazzurri
Il prossimo incontro dei nerazzurriFlashscore

'Marcus' Lenders

"Il mio preferito è Dragon Ball Z, il personaggio è Super Saiyan 4: lo adoro, è veloce, potente. E poi Captain Tsubasa (in Italia Holly e Benji, ndr): tifavo per Mark Lenders, è nato ala e poi è diventato centravanti, come me". 

Capitano Lautaro

"Parla quando deve. Non lo fa mai a caso. In campo ci capiamo proprio per le nostre differenze. Se lui fosse come me, gli direi 'oh, quanto sei pesante'. Io gli do qualcosa che lui non ha e lui viceversa. Se ci vediamo fuori? Eh, lui è sposato… Quando siamo lontani, in nazionale, però ci chiamiamo. Forse perché ci manchiamo…prima delle partite, dopo, sempre". 

L'idolo

"Adriano? Ho letto che si sente felice nella sua favela, lo vedo su instagram sorridente: conta questo". 

La clausola da 85 milioni

"Una cifra alta da pagare, ma lo dico chiaro: non accadrà mai che io lasci l'Inter sfruttando la clausola, per il rapporto che qui ho con tutti. Quella cifra è messa lì, ma non sarò mai io da solo a scegliere. E se qualcosa arriverà, ci sarà sempre una discussione con la società". 

La situazione di classifica dell'Inter
La situazione di classifica dell'InterFlashscore

Ossessione Champions? 

"Io non riesco a scegliere, ho l'obiettivo di vincere tutti e 5 i trofei. Se punto tutto sulla Champions e poi non la vinco, cosa succede?". 

L'Inter nell'élite europea

"Sì. Io considero l'Inter una delle super grandi d'Europa. Siamo una squadra che fa paura. Non vedo club superiori a noi, neppure uno. Ce ne sono 5-6 in Champions più forti degli altri. E siamo tra questi". 

I consigli di Inzaghi

"Io ci provo a fare tutto eh… E lui non so come faccia, ma ogni volta che mi suggerisce una cosa, poi quella cosa succede".