Un derby romano che valeva doppio, vista la vicinanza in classifica, vedeva Lazio e Roma partire con grinta. Dopo pochi minuti, infatti, a palla lontana Paredes rifilava una scoppola a Zaccagni, in seguito alla quale veniva ammonito. Sulla punizione seguente, Romagnoli svettava e colpiva di testa da vicino, provocando il riflesso felino di Svilar, bravissimo a deviare in corner.
Al 21esimo si accendeva Isaksen, obbligando nuovamente il portiere romanista a rispondere con solerzia con una botta veloce sul primo palo. Nonostante l'impegno di giovedì sera in Europa League in Norvegia, la squadra di Baroni partiva con più grinta e voglia di spezzare l'equilibrio, mentre i rivali erano più propensi ad agire di rimessa.
Al 36esimo Isaksen rinnovava il suo duello con Svilar, provandoci stavolta con un sinistro meno impegnativo che veniva messo in angolo. E dopo i primi 45 minuti, nei quali i biancocelesti hanno calciato sei corner contro i due dei giallorossi, si è avuto la sensazione di una Lazio maggiormente propositiva.
E poco dopo l'inizio della ripresa l'intraprendenza laziale veniva concretizzata dal colpo di testa di Romagnoli, che su punizione da sinistra di Pellegrini anticipava Mancini e stavolta la piazzava nell'angolo, senza dare opzioni al portiere avversario. Un gol dell'ex in piena regola, che però veniva gridato in modo spassionato per via dell'enorme fede biancoceleste del numero 13, che alla Roma ha fatto la trafila nelle giovanili.
La replica giallorossa arrivava qualche minuto più tardi proprio con Mancini, il cui colpo di testa costringeva Mandas a un intervento prodigioso in distesa veloce a terra. All'ora di gioco Svilar lo imitava sfiorando con le dita per evitare il raddoppio di Guendouzi, che aveva spizzato in modo velenoso da un corner da sinistra calciato sempre da Pellegrini.

E dopo che prima Celik aveva scaldato i guantoni di Mandas con un tiro centrale e Zaccagni aveva sfiorato il palo lontano con una giocata delle sue, al 70esimo si svegliava la Roma. A suonare la campana era Soulé, che dal limite dell'area faceva le veci dell'infortunato Dybala e trovava con un tiro a giro la parte bassa della traversa, con il pallone che poi andava oltre la linea.
Voglioso di riportare il match dalla sua parte, Baroni schierava Pedro, e dopo pochi minuti lo spagnolo impegnava ancora una volta Svilar, che continuava la sua gran serata un minuto evitando il tap-in vincente dell'altro subentrato Dia dopo aver respinto un pallone infido spedito erroneamente verso la sua porta da Ndicka.

Nei minuti finali una percussione di Pedro generava il panico nella difesa giallorossa, e sul corner seguente Noslin mancava l'occasione più ghiotta. Al 92esimo una sortita di Rensch rischiava di mettere in difficoltà Mandas, che però bloccava con sicurezza. Il match finiva così con un pari che, nella corsa alla Champions League, non serviva a nessuna delle astanti.