"Non c'è senso di rivalsa, sarà una grande gara da tifoso, da allenatore, da tutto. Una gara vibrante tra due squadre che vogliono lottare per qualcosa di più. Ora affronteremo una partita alla volta e ci saranno tutte grandi squadre, a me poi interessa solo che i tifosi siano orgogliosi". Lo ha detto Claudio Ranieri a due giorni dalla sfida con la Juventus rispondendo a chi gli chiede della sua parantesi da allenatore bianconero, interrottasi nel 2009.
"Non è stata una separazione traumatica con la Juventus, la verità non è quella che è stata detta - ha aggiunto -. La so io e i due uomini che c'erano al comando all'epoca. Se un giorno farò un libro dirò la mia verità che poi è la verità assoluta perché non so dire bugie".

Parlando poi della squadra di Tudor ha spiegato: "Ha cambiato filosofia di gioco, di tutto, è più verticale e determinata. Ma noi stiamo bene, Celik è recuperato. Rensch anche ma non per venire in panchina, domani valuteremo bene".
Infine su Hummels: "Stava bene anche dopo Bilbao, è un campione. Era dispiaciutissimo, chiaro, ma non ha mai avuto problemi".
"Futuro allenatore? Non vi ho detto bugie"
In conferenza stampa, poi, l'allenatore dei giallorossi ha risposto alle domande riguardo alle sue recenti dichiarazioni ai media, in particolare sul futuro allenatore, tema sul quale ha sottolineato di non voler più tornare. "Non vi ho detto bugie", ha detto.
Spostandosi su Dybala ha invece spiegato: "Il suo infortunio non cambia le decisioni e le nostre volontà. Ci contiamo tantissimo anche per il prossimo campionato".
Ranieri ha poi annunciato che il 17 aprile al Tre Fontane, la Roma sosterrà un allenamento a porte aperte. "Come a Natale anche a Pasqua la proprietà ha voluto mandare questo messaggio forte per un saluto alla squadra", ha detto l'allenatore.