"I derby che restano sono quelli che vinci, quelli che pareggi non li ricordi e quelli che perdi li dimentichi velocemente".
Gian Piero Gasperini è stato chiaro nella conferenza stampa alla vigilia della partitissima della Capitale. "Giochiamo alla quarta giornata, quando le squadre sono rivolte a costruirsi e a migliorarsi. Il calendario ha detto questo e va bene così. Ci costringe subito ad alzare l'attenzione", ha aggiunto.
"È una grande sfida - ha proseguito Gasperini - dove io cerco di portare quelle che sono le mie esperienze in una squadra come Roma, anche questo mi ha spinto a intraprendere questa strada. E sono convinto della bontà della scelta, resta il fatto che ora devo vedere al presente e provare a ottenere il meglio da quello che abbiamo. Dovrò anche uscire dalla mia zona di comfort, perché ero abituato a fare un certo tipo di calcio con un certo tipo di rosa, ma questa per me è un'ulteriore sfida. Dovrò recuperare altre strade pur mantenendo i miei principi con una squadra propositiva che raggiunge risultati attraverso gioco e calcio".

Poi una riflessione su Sarri: "In comune abbiamo la gavetta, anche lui è partito dal basso allenando in categorie inferiori, portando alcune sue squadre a essere un esempio di calcio. Tutto quello che ci siamo conquistati fino a giocare questo derby ce lo siamo costruiti nel tempo".
Pellegrini da recuperare
"Pellegrini? Per me è un giocatore potenzialmente molto forte. Poi ci sono le prestazioni, fisicamente è fuori da mesi e questa è una partita che va oltre, ma lui è inserito nella squadra. Quando è il momento di farlo giocare? Domani? Perché no, ma non lo so ancora. Quanti minuti ha? Non lo so, ma fisicamente sta bene", ha aggiunto Gasperini parlando dell'ex capitano giallorosso.
"Mi aspetto diventi anche un atleta, perché le potenzialità sono altissime - ha aggiunto -. Lo è stato a tratti, ma questo era giocatore della nazionale e Gattuso lo aspetta ancora. Però c'è bisogno della condizione atletica".
E infine: "Pellegrini lo recupero io da solo? Ma se è inviso a società e piazza non lo posso fare. A me serve il miglior Pellegrini e se lo recuperiamo abbiamo un giocatore di livello, altrimenti abbiamo un problema. Poi lo ripeto, per me non è un attaccante, ma un centrocampista".