"Io ho questa convinzione: il mister è riuscito a limare alcuni suoi difetti che si portava da Firenze, a livello tattico e anche a livello gestionale. Ha fatto lui uno step in più. E noi, con le nostre qualità, con la nostra unione, siamo riusciti a fonderci con lui: è venuto fuori un mix perfetto". Queste le parole di Riccardo Orsolini, attaccante del Bologna, al Resto del Carlino.
Il rossoblu, che sta vivendo un'altra grande annata al Dall'Ara, ha esaltato il tecnico Vincenzo Italiano, che secondo lui è "il migliore in Italia". Parole testuali di un attaccante esaltato dal suo allenatore, del quale ha poi detto: "Ci ha portato delle cose che non avevamo, alcune caratteristiche tattiche: la verticalizzazione, difendere venti-trenta metri più avanti, l’esaltazione degli esterni d’attacco. Prendete Ndoye: è già a 7 gol, l’anno scorso ne aveva fatto uno. Odgaard sembra il trequartista più forte del mondo. Faccio fatica a vedere uno di noi che non sia cresciuto".
Il legame con il suo allenatore è fortissimo, e Orsolini racconta poi come a inizio stagione sia stato rischioso accettare la sfida di un Bologna per la prima volta in Champions League: "Gliel’ho detto subito: mister, sei stato coraggiosissimo a venire qua. Chi ci sarebbe venuto? Poteva fare solo peggio. E invece ha stupito tutti. Io sono contentissimo, più per lui che per me".