L'ultima gara della quarta giornata di Serie A si è chiusa con il pareggio a reti bianche tra Bologna e Verona, che al Bentegodi hanno firmato uno 0-0 con qualche rimpianto di troppo per i padroni di casa.

L'Hellas è partita bene e si è rivelata in grado di dominare in maniera quasi indiscussa la prima frazione di gioco. La squadra di Baroni ha provato più volte a trovare il gol del vantaggio, con l'occasione più importante arrivata da Bonazzoli che ha calciato appena fuori dallo specchio della porta da buona posizione, senza però rendersi pericoloso. 

Allo scoccare della mezz'ora, è stato decisivo anche l'intervento dell'arbitro nel negare la gioia del gol ai padroni di casa, con una rete annullata a Folorunsho, che era riuscito a firmare il tap-in vincente ma è stato costretto a soffocare la gioia dopo la segnalazione del fuorigioco attivo di Bonazzoli.

Il Bologna ha reagito, arrivando a sfiorare il vantaggio con una gran conclusione di Karlsson, a cui Montipò ha risposto da campione con una grande parata.

In generale, però, la prova degli uomini di Thiago Motta nella prima frazione è stata più di ombre che di luci, mentre quella degli undici di Baroni ha portato la squadra di casa a tornare negli spogliatoi con qualche rimpianto per il pareggio.

Nel secondo tempo, invece, la sfida si è rivelata molto più arida di occasioni, da un lato e dall'altro, e anche molto più equilibrata.

Le due squadre hanno preferito attendere le proprie chance, ponendo maggiore attenzione sulla fase difensiva e stando attente a non scoprirsi troppo, riuscendo a evitare un gol che si sarebbe potuto rivelare fatale nell'ultima parte di gara. 

Un atteggiamento che ha congelato la gara per buona parte dei 45 minuti, a eccezione di qualche sprazzo nel finale, in particolare lato Bologna, a cui ha giovato dell'inserimento di Orsolini dalla panchina. 

Alla fine, l'impressione è che le due squadre abbiano preferito accontentarsi di un punto ciascuna, che permette ai due club di stazionare a metà classifica con un solo punto di differenza l'una dall'altra.