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Nicola traccia la via per battere l'Udinese: "Servirà grande coraggio e organizzazione"

Davide Nicola
Davide NicolaEMANUELE COMINCINI / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP

Il tecnico della Cremonese in vista del match di lunedì sera lancia Vardy: "Non so quanti minuti avrà nelle gambe, ma è pronto". Tra le indicazioni dell'allenatore "serve essere compatti ma anche dinamici, pronti a colpire quando si apre la possibilità".

"Vardy potrebbe partire titolare. Non so quanti minuti avrà nelle gambe, ma è pronto". Davide Nicola non si nasconde alla vigilia della sfida di domani sera allo Zini contro l'Udinese.

Il tecnico della Cremonese presenta così un match che segna la ripartenza dopo la sosta, con la solita lucidità e la consueta carica. "Affrontiamo una squadra che rappresenta un modello per tante realtà - spiega Nicola -. L'Udinese è al secondo anno di un progetto tecnico-tattico molto preciso, e soprattutto è al trentesimo consecutivo in Serie A: un dato straordinario anche solo da citare. Hanno continuità, identità e una struttura consolidata. È una formazione fisica, capace di attaccare con più strategie, e servirà una partita di grande coraggio e organizzazione".

Il tecnico insiste sul concetto di crescita, tema ricorrente nel suo lavoro quotidiano: "Veniamo da due settimane in cui abbiamo lavorato su noi stessi per migliorarci. In Serie A bisogna aumentare la capacità di sfruttare gli spazi in ampiezza, allargando e restringendo il campo nei momenti giusti. È un aspetto su cui abbiamo insistito tanto: serve essere compatti ma anche dinamici, pronti a colpire quando si apre la possibilità".

Nicola vuole imprevedibilità

Poi, un passaggio sulla fantasia e sull'imprevedibilità, elementi che Nicola considera indispensabili: "Il lampo, la classe e l'imprevedibilità dei giocatori contano sempre. In un campionato come questo servono certezze, organizzazione e tanto lavoro, proprio per permettere a quella fantasia di esprimersi". 

"L'imprevedibilità fa la differenza: può nascere da un guizzo individuale, ma anche da un'azione corale preparata nel dettaglio".

Infine, uno sguardo al gruppo e alla mentalità con cui affrontare ogni gara: "Io ho pensato alla squadra e alla rifinitura di oggi. Per raggiungere il nostro obiettivo bisogna fare punti, e non basta far bene una singola fase di gioco: occorre crescere costantemente, diventare sempre più convinti e maturi. Ecco perché preferisco progredire passo dopo passo, costruendo solidità attraverso il lavoro quotidiano. Il pubblico ci darà una grande mano, e noi dobbiamo metterci dentro tutto".