"Cum tacent, clamant". Tradotto: fanno rumore anche quando stanno in silenzio. L'ultima puntata del Mourinho-show è insieme una citazione (in realtà confusa nell'autore) di Cicerone, un inchino alla curva romanista che lo acclama, più un applauso al baby raccattapalle latore del pizzino a Rui Patricio, ieri nel finale 9 contro 11.
"Il silenzio è un'eloquente affermazione", sono le parole citate dal portoghese sul suo profilo Instagram, all'indomani dell'1-1 di Roma-Fiorentina, con finale teso, due giallorossi espulsi e il silenzio stampa di tecnico e squadra: ad accompagnare le parole la foto del fallo di Kayode su Zalewski (per il quale la Roma chiedeva il rosso).
E poco importa se Mourinho ha confuso "Marco Tullio Cicerone, vecchia saggezza romana" (che in realta' nelle Catilinarie diceva "fanno rumore anche quando tacciono") col poco conosciuto Hazlitt, vero autore dell'aforisma citato: è l'ennesima puntata del film targato José che quando non risponde in portoghese per evitare di essere frainteso, preferisce non commentare a caldo, ma lasciar parlare le immagini.
Il pizzino
Per questo sul suo profilo Instagram ha postato quattro foto, la prima dell'abbraccio con Burdisso, la seconda dedicata allo striscione della Curva Sud, la terza che ritrae il fallo di Kayode su Zalewski non sanzionato e l'ultima il ragazzino del 'pizzino'.
"Il silenzio è una delle grandi arti della conversazione", scrive appunto in merito alle polemiche arbitrali, identificandosi con Cicerone nella difesa di Roma. Lo Special One guarda solo ai numeri uno e per questo scomoda il più grande oratore della storia romana.
L'effetto è dirompente: i tifosi commentano il post con altre dichiarazioni di amore, perché in una gara che la Roma non riesce a vincere e rischia seriamente di perdere, guadagna comunque un punto nonostante la doppia inferiorità numerica. È stata l'occasione per un'altra 'mourinhata': il 'pizzino' scritto in fretta da far recapitare a Rui Patricio con le posizioni di Bove ed El Shaarawy sui calci d'angolo.
"Ben fatto"
Per consegnarlo al suo giocatore usa un raccattapalle vicino al lui. Lukas, 15enne delle giovanili della Roma, ieri sorrideva: dopo aver mostrato le istruzioni al portiere giallorosso, si è messo in tasca il ricordo. E oggi è arrivato il grazie dello Special One.
"Quello ero io 50 anni fa. Ben fatto ragazzo", scrive su Instagram il tecnico, mostrando solo il pizzino e non la faccia del postino minorenne: anche lui e' un romanista da proteggere, e non solo per la privacy dettata dall'età.