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Maxi inchiesta sulle curve di San Siro: tre ultrà del Milan chiedono il rito abbreviato

La Curva Sud di San Siro durante Milan-Empoli
La Curva Sud di San Siro durante Milan-EmpoliMairo Cinquetti / NurPhoto / NurPhoto via AFP
I tre ultrà rossoneri coinvolti nell’inchiesta 'Doppia curva' della Procura di Milano hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, che garantisce lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. La decisione dei giudici è attesa per l’udienza del 29 aprile.

Hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato i tre ultrà rossoneri indagati nella maxi inchiesta della procura di Milano sulle curve di San Siro. In seguito a un aggravamento delle accuse a carico di Francesco Lucci, fratello dell'ex capo ultrà milanista Luca e imputato insieme con l'ex bodyguard di Fedez, Christian Rosiello, e Riccardo Bonissi, il difensore Jacopo Cappetta ha chiesto per tutti e tre il rito alternativo che prevede lo sconto di un terzo sulla pena in caso di condanna.

In particolare per Lucci il legale ha chiesto l'abbreviato condizionato dall'esame di un testimone, per Rosiello semplicemente l'abbreviato e per Bonissi lo stesso rito condizionato "da una serie di produzioni", per i primi due imputati, soltanto "in relazione all'ipotesi che venga ammesso per tutte le contestazioni", mentre per il terzo lo chiede "comunque".

Una richiesta alla quale si sono associati sia il pm Paolo Storari, titolare dell'inchiesta 'Doppia curva' e i legali di parte civile.

I giudici decideranno alla prossima udienza fissata per il 29 aprile.