Pochi personaggi incarnano l'essere interista come Marco Materazzi. L'ex difensore nerazzurro e della nazionale è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport prima del match di domani tra Inter e Roma, dove a San Siro faranno ritorno il suo amato José Mourinho e, per la prima volta da avversario, Romelu Lukaku.
Proprio sul belga l'ex difensore si è soffermato, accusandolo di non aver mai spiegato il perché del suo addio e dei suoi flit con altre squadre: "Dice che quando parlerà si capiranno tante cose: speriamo, ma noi tifosi interisti stiamo ancora aspettando. Io, se avessi fatto una scelta come la sua, avrei già avuto bisogno di spiegare. E avrei spiegato, da un pezzo. Perché ci sono cose che non serve dire, come quella notte a Madrid. Ma altre invece è importante dirle, spiegarle".
La differenza tra Lukaku e Mourinho viene riassunta in un solo concetto da Materazzi. Anzi, in una domanda retorica: "Perché San Siro fischierà Lukaku e non hai mai fischiato Mourinho?". L'ambiente, insomma, è già caldo, e Inter-Roma di domani si annuncia incandescente.
Il ricordo di Mou
Per ultimo, l'ex giocatore dell'Inter ricorda il suo ultimi dialogo con Mourinho prima della finale di Champions League contro il Bayern, una finale la cui vittoria sancì il raggiungimento dello storico triplete: "'Marco, eri in campo nella puta finale del Mondiale e sei in campo in questa puta finale di Champions'. Ci ho provato per l’ultima volta, con la maglia in bocca per non far capire cosa gli stavo dicendo: 'Resta, nessuno ti amerà come è successo nella nostra famiglia'".