Juventus-Roma

Una partita talmente importante che va ben oltre la situazione di classifica. Una classicissima del campionato italiano, una di quelle gare che ha fatto sempre e comunque parlare di sé. Figuariamoci ora che sulla panchina giallorossa c'è José Mourinho.

Difficile pensare che non ci saranno piccole grandi polemiche, nonostante di fronte ci soa il suo amico Massimiliano Allegri, un tecnico che ha sempre ammesso di stimare. E, del resto, si tratta di due degli allenatori vincenti più pragmatici del panorama internazionale.

La Juventus scenderà in campo conoscendo il risultato ottenuto dall'Inter a Genoa, un campo sul quale i bianconeri, un paio di settimane fa, hanno visto raddoppiare (da 2 a 4 punti) il proprio distacco dalla capolista, a causa del pareggio contro gli uomini di Gilardino.

La Roma, dalla sua, grazie alla vittoria nel Derby del Sud è riuscita a scavalcare il Napoli al sesto posto. L'obiettivo della squadra della capitale è, però, la zona Champions e, quindi, la quarta piazza occupata tre punti più in su dal Bologna di Thiago Motta.

Cagliari-Empoli

Non è il caso di parlare ancora di acqua alla gola. Ciononostante né il Cagliari né l'Empoli possono dire di vivere con tranquillità la propria situazione di classifica. Alle loro spalle, infatti, c'è soltanto la Salernitana.

Subito davanti, invece, l'Udinese e il Verona, anche loro in serie difficoltà, e un Sassuolo che sta pagando a carissimo prezzo la propria vocazione di ammazzagrandi, perché il suo campionato è un altro così come le sue avversarie dirette sono le piccole.

Nelle ultime cinque giornate, l'Empoli ha racimolato solamente due punti, frutto di due pareggi e tre sconfitte. L'ultima vittoria risale, infatti, allo scorso 12 novembre, quando i toscani riuscirono a espugnare il Maradona grazie alla rete in pieno recupero di Kovalenko.

Non sta granché meglio il Cagliari che di punti, negli ultimi cinque incontri, ne ha raccolti quattro ma che, esattamente come il suo prossimo rivale, è reduce da due sconfitte consecutive, l'ultima particolarmente dolorosa nello scontro diretto del Bentegodi.

Lazio-Frosinone

Un po' come succede con Mourinho e Allegri nel big match di giornata, anche Eusebio Di Francesco e Maurizio Sarri sono due allenatori con un'idea di calcio molto simile, sebbene diametralmente opposta a quella dei loro due colleghi.

Eppure, quest'anno, la Lazio ha fatto divertire davvero poco i propri tifosi in campionato, mentre il Frosinone, quando sembrava poter essere pronto a decollare, è rimasto a terra perdendo tre degli ultimi quattro incontri disputati.

I biancocelesti stanno pagando in campionato i buoni risultati ottenuti in Europa, con la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. La scorsa campagna, infatti, il segreto del successo in Serie A di Immobile e compagni, secondi soltanto al super Napoli di Spalletti, è stato proprio l'addio anticipato alle competizioni europee.

Sul fronte opposto, invece, i complimenti ricevuti in questa prima metà di torneo non possono né devono bastare a una squadra che potrebbe essere risucchiata dalla zona calda della classifica già dopo i prossimi 90 minuti.

Fiorentina-Torino

Da una parte, una delle squadre più in forma della Serie A, reduce da tre vittorie e un pareggio negli ultimi quattro turni. Alla Fiorentina di Vicenzo Italiano non è bastata, inoltre, la brillante campagna in Conference League della scorsa stagione e anche quest'anno, in Europa, l'obiettivo è quello di arrivare di nuovo in finale.

Risultati a parte, tuttavia, quello che continua a inorgoglire i tifosi viola è l'atteggiamento della propria squadra che non ha mai paura del proprio avversario e gioca, con fortune alterne, a viso aperto contro tutti.

Dalla sua, Ivan Juric sembra aver trovato, in anticipo rispetto all'anno scorso, la quadratura del proprio cerchio e le buone sensazioni intorno al suo Torino aumentano settimana dopo settimana.

E già, perché, nonostante il deludente pareggio registrato lo scorso fine settimana in casa contro l'Udinese, l'impressione è che i granata abbiano ancora un notevole margine di crescita e, la buona notizia, è che con una classifica così corta, la zona europea, dopo 17 giornate è lontana appena quattro punti.

La classifica

Il prossimo turno completo