Lazio e Bologna si fermano sull’1-1: Ravaglia protagonista assoluto, pari frenetico all’Olimpico

Lazio-Bologna
Lazio-BolognaMarco Rosi - SS Lazio / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

Dopo la calorosa ovazione riservata al grande ex Ciro Immobile, l’Olimpico si accende per una gara frenetica e ricca di occasioni: Isaksen firma il suo secondo gol in campionato per sbloccare il match, ma la zampata di Odgaard ristabilisce l’equilibrio e fissa il risultato sul pari.

Lazio e Bologna arrivavano all’Olimpico con un obiettivo chiaro: rialzarsi subito. Entrambe reduci da una sconfitta in campionato, entrambe capaci di ritrovare ossigeno in Coppa Italia, entrambe determinate a rimettersi in carreggiata. Per la squadra di Italiano, in particolare, i tre punti avrebbero potuto valere il sorpasso sulla Roma e un clamoroso terzo posto: un dettaglio che basta a spiegare la tensione con cui si inaugurava la serata.

Nove tiri in porta e due gol in due minuti

All’Olimpico la sfida si accende subito, cresce di intensità minuto dopo minuto e prende immediatamente i toni di una serata frenetica. I rossoblù provano a graffiare per primi: dopo appena un minuto Orsolini prende palla a destra, punta l’uomo e calcia sull’esterno della rete, un avviso che accende l’atmosfera. La risposta biancoceleste non tarda: un affondo di Isaksen vale il primo calcio d’angolo, poi Cataldi prova la specialità della casa su punizione, ma la mira è imprecisa.

La gara è apertissima, senza un padrone. La Lazio riparte con facilità, il Bologna verticalizza senza esitazioni. La prima scintilla vera arriva al quarto d’ora, quando Casale perde un pallone sanguinoso e la squadra di Italiano si aggrappa al suo portiere: Isaksen si ritrova a tu per tu con Ravaglia, ma il numero uno rossoblù salva tutto con una parata d’istinto. È solo il preludio a una sequenza di interventi che renderà i portieri i veri protagonisti della serata.

Odgaard scalda il mancino da lontano, Miranda chiude su Basic dopo un inserimento perfetto, poi Marusic rischia il disastro con un retropassaggio che consegna la palla proprio a Odgaard: ancora una volta Provedel vola e ci mette il piede, evitando lo svantaggio. Il portiere laziale si ripete al 34’, respingendo un tiro potente di Pobega che sembrava destinato a infilarsi.

La partita cambia volto al 37’, quando Casale sente tirare, si accascia e chiede il cambio, ma prima che il difensore (out a bordocampo) possa uscire succede tutto. La Lazio approfitta del momento in superiorità numerica, colpisce in transizione e costruisce una doppia occasione clamorosa: Zaccagni calcia da centro area, Ravaglia compie un’altra parata prodigiosa ma non può nulla sul tap-in di Isaksen, rapidissimo a ribadire in rete.

Il vantaggio però dura appena tre minuti. Il Bologna reagisce con qualità: Orsolini libera Zortea sulla destra, il terzino salta Nuno Tavares con un tunnel sontuoso e calcia forte. Provedel, ancora straordinario, devia sul palo, ma sulla ribattuta Odgaard arriva famelico e anticipa Gila, firmando l’1-1. 

L’ultimo brivido del tempo lo regalano ancora gli ospiti: un cross profondo di Zortea trova Miranda sul secondo palo, pallonetto morbido su Provedel e Gila costretto al salvataggio sulla linea, provvidenziale come un gol.

Ravaglia provvidenziale

La ripresa si apre con un ritmo più spezzato, quasi nervoso, come se entrambe le squadre avessero bisogno di assestarsi dopo un primo tempo consumato a velocità doppia. Il primo brivido lo porta un’imprecisione difensiva: Miranda scivola malamente e spalanca il campo a Cancellieri, che entra in area e cerca un cross teso. Ravaglia, ancora lucidissimo, legge tutto in anticipo e blocca a terra, evitando guai.

Il Bologna prova a salire di tono e a mettere ordine nel gioco, mentre l’Olimpico rumoreggia. La squadra di Italiano mantiene il possesso con una certa continuità, facendo scivolare la palla da destra a sinistra e costringendo la Lazio ad abbassare il baricentro. 

Castellanos prova a scuotere i compagni al 52’, con una sponda intelligente dopo un lancio profondo, ma Ravaglia è ancora una volta impeccabile e neutralizza l’azione prima che possa trasformarsi in occasione. Il portiere rossoblù si conferma protagonista nei minuti successivi, respingendo con sicurezza due conclusioni ben angolate di Guendouzi e Cancellieri, e mantenendo il risultato in equilibrio.

Non finisce qui: prima para un tiro di Guendouzi dal limite, deviato nettamente da Heggem, poi si lancia in tuffo per allontanare una sponda di testa di Noslin, confermandosi salvavita per il Bologna.

Lazio perfetta in inferiorità numerica

La svolta arriva al 79’: Gila stende Castro con un intervento duro, riceve il giallo e, protestando, si prende il secondo cartellino, lasciando la Lazio in dieci uomini.

Nel finale, quindi, Italiano prova l’assalto inserendo Dallinga (e non Immobile) al posto di Castro, ma nonostante la superiorità numerica non riesce a trovare i tre punti nella Capitale.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchOpta by Statsperform

Il risultato finale è 1-1: i felsinei restano al quinto posto a -2 dalla Roma quarta, mentre la Lazio viene superata dalla Cremonese e scivola al decimo posto.