La sincerità di Thuram: "Acerbi? Non era il momento di andare in nazionale"

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più
La sincerità di Thuram: "Acerbi? Non era il momento di andare in nazionale"
Thuram al suo arrivo a Clairefontaine
Thuram al suo arrivo a ClairefontaineFRANCK FIFE / AFP
L'attaccante nerazzurro ha sottolineato che "in questi casi il giocatore deve rimanere al club per difendersi"

"Quando c'è una procedura così grave in corso, il giocatore deve rimanere al club per difendersi o per dire ciò che è successo. Non è il momento di andare in nazionale in tali momenti".

Lo ha detto l'attaccante dell'Inter e della Francia, Marcus Thuram, rispondendo durante la conferenza stampa dal ritiro della nazionale francese a una domanda sul caso Acerbi-Juan Jesus.

Thuram non ha dubbi
Thuram non ha dubbiFlashscore

"Il razzismo in campo? Sono d'accordo con Maignan quando dice che bisogna uscire dal terreno di gioco. Bisogna sbattere il pugno sul tavolo per far capire a tutti che il razzismo è inammissibile", ha concluso Thuram.

Tomori e il caso Maignan

Ed è proprio tornando a quello che è successo a Udine al proprio compagno di squadra che il difensore del Milan, Fikayo Tomori, rivolgendosi ad una platea di studenti di una scuola superiore di Milano in un'evento organizzato dal Milan nella Giornata Internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, ha ammesso che "ero davanti alla tv e non ho capito subito cosa fosse successo, ma mi ha fatto piacere che tutta la squadra fosse assieme a Mike, anche la società, i social… Quelle cose lì sono un momento, che però fa tutta la differenza del mondo. Dopo quello che è successo, a me fa ancora più piacere far parte di questo club".

"Mi sono sentito orgoglioso di far parte di un gruppo che sostiene il compagno sotto ogni punto di vista", gli ha fatto eco il centrocampista Tommaso Pobega anche lui presente all'incontro con gli studenti.