Juventus, il Tfn accetta il patteggiamento: multa di 718mila euro e nessuna penalizzazione

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Juventus, il Tfn accetta il patteggiamento: multa di 718mila euro e nessuna penalizzazione
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Juventus Stadium
Juventus StadiumProfimedia
I bianconeri chiudono così le vicende giudiziarie con un'ulteriore pena che però non graverà troppo sul bilancio stagionale. "La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità" la nota del club bianconero.

È cominciata poco dopo le 10.30 l'udienza davanti al tribunale federale della Figc per il procedimento contro la Juventus nella cosiddetta manovra stipendi, che è terminata poco prima delle 13.

Originariamente il processo era stato fissato al 15 giugno, ma l'anticipo è correlato alla possibilità di patteggiamento tra la procura federale e la Juventus che post deferimento, secondo l'art. 127 del codice di giustizia sportiva, prevede il passaggio davanti al Tfn per l'approvazione dell'accordo raggiunto tra le parti.

L'udienza si è svolta in presenza, per la Juventus presenti solo i legali del club guidati dall'avvocato Bellacosa, che al termine dell'incontro ha dichiarato: "Attendiamo le pubblicazioni".

Accettato il patteggiamento

Il Tribunale Federale Nazionale ha accettato la proposta di patteggiamento avanzata dai legali bianconeri e la procura. 

718mila euro di ammenda: è questo l'esito dell'accordo tra la Juventus e la procura della federcalcio appena avallato con sentenza dal Tribunale federale nazionale. 

In base al patteggiamento, accolto dal tribunale federale nazionale, il club bianconero pagherà la pena pecuniaria, da dividere tra club e dirigenti coinvolti. Per quanto riguarda la posizione di Agnelli è stata stralciata e andrà a giudizio il 15 giugno.

Tutti gli altri rinunciano con il patteggiamento a eventuali ricorsi sia alla corte federale d'appello che al collegio di garanzia presso il Coni.

Il comunicato del club

Con queste parole, pubblicate in una nota ufficiale, il club ha commentato la notizia dell'accordo raggiunto con la Procura.

"La Società, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni su richiesta ex art. 127 CGS nei termini sopra indicati nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders" ha spiegato il club.

"La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione" la conclusione della nota.

Le dichiarazioni di Gravina

Dopo la notizia del patteggiamento, il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha espresso la propria soddisfazione per l'esito dell'accordo. 

"C’è un momento per la verifica, gli accertamenti e i giudizi ma c’è anche un momento per decidere e guardare al futuro con maggiore serenità, un momento per la progettualità. Tutto, nel rispetto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, dal codice di giustizia sportiva, auspicabile e condiviso. Credo sia il risultato più bello per il calcio italiano l’aver trovato un momento di serenità".

La Juve vola in Borsa

La notizia del patteggiamento ha permesso al club di guadagnare fiducia sul fronte investitori.

Il titolo è volato in borsa, dove a inizio mattinata ha registrato un promettente +3,43%. 

Dopo la pubblicazione dell'esito del patteggiamento, a Piazza Affari il titolo ha guadagnato il 7% salendo a 0,31 euro.

Le motivazioni sulla sentenza plusvalenze

Nel frattempo, la Corte federale d'appello ha reso note le motivazioni sulla sentenza sul caso plusvalenze, valsa dieci punti di penalizzazione per il club bianconero.

Come specificato dalla Corte d'appello, "al fine di definire il quantum della sanzione da irrogare alla Juventus, occorre far riferimento, in un'ottica comparativa, al contributo causale di ciascuno, in ragione del ruolo rivestito nella vicenda in esame, ed alle sanzioni irrogate ai quattro Consiglieri operativi, tra cui il presidente della società sportiva, Andrea Agnelli". Dunque per la Corte Federale d'appello i 30 mesi di inibizione di Paratici pesano per quattro punti di penalizzazione, i 24 mesi di Agnelli e Arrivabene rispettivamente tre e due punti, mentre i 16 mesi di inibizione di Cherubini valgono un punto per un totale di dieci,  che soddisfano criteri di afflitività, proporzionalità e ragionevolezza.