L'anticipo del sabato di A è il derby tra la Salernitana ultima in classifica e il Napoli alla ricerca di punti per avvicinarsi alla vetta.
Un match che gli allenatori affrontano rispettivamente con un 4-2-3-1 Inzaghi e un 4-3-3 Garcia, che ripropone Anguissa dal primo minuto.
Il risultato di parità dura solamente tredici minuti: il pressing alto degli ospiti funziona e permette a Stanislav Lobotka di rubare il pallone e servire in profondità Giacomo Raspadori, che incrocia col destro e buca Guillermo Ochoa proprio sotto al settore riservato dai tifosi locali.
La Salernitana prova a reagire con la fisicità delle sue novità in attacco (Ikwuemesi e Tchaouna) e la voglia del polacco Legowski ma il Napoli quando accelera mette sempre in apprensione la difesa di casa: ci provano Kvaratskhelia, Politano e lo stesso Raspadori, ma all'intervallo il risultato rimane sullo 0-1 anche grazie agli interventi del portiere messicano.
Nella ripresa il canovaccio non cambia e gli azzurri sfiorano subito il raddoppio con un gran tiro di Matteo Politano che si stampa sul palo esterno alla destra di Ochoa.
La partita di Raspadori e Kvaratskhelia dura solamente 68 minuti: Garcia li sostituisce, in vista degli impegni europei, inserendo Simeone ed Elmas.
Il tridente viene interamente stravolto pochi minuti con l'ingresso Jesper Lindstrom, che prende il posto di Politano.
Il risultato rimane aperto fino al minuto 80, anche se di fatto le occasioni per i granata non arrivano, fino a quando Eljif Elmas non trova il raddoppio per il Napoli con una bella giocata personale sviluppata sull'out sinistro.
La partita non ha più nulla da dire: finisce 0-2, un risultato che compromette ancora di più la stagione dei padroni di casa e che invece aiuta gli ospiti a risalire.