Ultima contro penultima, un confronto diretto tra due squadre che avevano disperatamente bisogno di vincere, ma con storie ben diverse. La Fiorentina, ancora a secco di vittorie in questo campionato, si trovava al cospetto di un Verona che, pur trovandosi in una posizione delicata, era in netta ripresa dopo il convincente 3-1 contro l'Atalanta nell'ultimo turno.
Nonostante il buon risultato recente, però, la classifica non sorrideva a nessuna delle due, costringendo le squadre a battagliarsi con tutte le forze in gioco per strappare i tre punti.
Franchi ammutolito
Con il sole che picchia impietoso sul Franchi, il clima della sfida salvezza è infuocato fin dal primo minuto. Gli ospiti si presentano subito con un passo deciso, pronti a mettere pressione ai padroni di casa. Ma la Fiorentina non è certo da meno: pur sotto la spinta di un'incredibile attesa, i viola cercano sin da subito di rispondere con la stessa intensità, determinati a lottare per i primi tre punti della stagione.
È la squadra di Zanetti, però, a rendersi subito pericolosa. Al 6', infatti, arriva un lampo che fa gelare il sangue nei cuori dei tifosi viola: Bernede esplode un bolide di sinistro che, come un fulmine a ciel sereno, colpisce la traversa e fa tremare l'intero stadio. Il Franchi trattiene il fiato, mentre il pallone sembra sfiorare la rete. La Fiorentina, scossa ma pronta a rispondere, non tarda ad alzare la testa, ma la reazione è timida. Fagioli ci prova da lontano con una punizione insidiosa, ma il difensore del Verona, Nelsson, è rapido a intercettare il pallone, anticipando Ranieri e mandando la palla in angolo.

Man mano che i minuti passano, è il Verona a guadagnare il predominio del campo. I viola, nonostante qualche spunto interessante, fanno fatica a scardinare la difesa degli ospiti. Kean ha l'occasione di portare i suoi in vantaggio al 22', quando si presenta davanti alla porta avversaria con un tiro che finisce però di poco sopra la traversa. È il primo vero lampo della Fiorentina, ma i segnali non sono ancora sufficienti a piegare gli avversari. E proprio quando la partita sembra prendere una piega più favorevole per i viola, arrivano i due momenti decisivi del primo tempo.
Al 39', Montipò compie un intervento fondamentale, respingendo un potente sinistro di Mandragora. Il portiere scaligero si fa protagonista di una parata da manuale, negando la gioia del gol al centrocampista fiorentino e mantenendo intatto il risultato.
Poi, al 42’, arriva il colpo che cambia l'inerzia del match. In una ripartenza fulminante, Al-Musrati lancia Orban, subentrato pochi minuti prima al posto di Giovane, vittima di un infortunio alla caviglia. L'attaccante veronese scatta come un fulmine, se ne va in contropiede e, con un destro chirurgico, infila de Gea, portando il Verona in vantaggio. Il Franchi, che fino a quel momento era stato carico di speranza, esplode in un silenzio assordante. Il Verona è avanti, e la Fiorentina si ritrova improvvisamente a dover inseguire.

Reazione d'orgoglio
Nel secondo tempo, la squadra di Vanoli si mostra subito determinata a ribaltare la partita, e sin dai primi minuti cerca di sfruttare la grandissima voglia di riscatto. Già al 49', i viola vanno vicinissimi al gol: un colpo di testa di Ranieri, su un calcio d'angolo battuto da Fagioli, colpisce la traversa. Il Franchi si ferma per un secondo, ma la palla non entra e il Verona riesce a restare in vantaggio. La viola spinge, ma la fortuna sembra ancora non sorriderle.
Pochi minuti dopo, al 56', un altro tentativo di rimonta arriva su calcio d'angolo: Fagioli batte dalla bandierina e Ranieri, ancora lui, prova a colpire di testa, ma la palla vola alta sopra la traversa. I viola sembrano aver preso il controllo del gioco, ma la precisione manca, e la porta del Verona sembra sempre più lontana.
Poi, a sorpresa, arriva l’imprevisto che riapre la partita. Al 60’, Fagioli pesca Kean in profondità, l’attaccante fiorentino lotta, si libera e calcia verso la porta, ma Montipò è pronto a respingere. La palla, però, rimbalza sul piede di Nunez, che nella sfortunata circostanza devia il pallone nella propria porta. È l'autogol che riporta il punteggio in parità: 1-1. Un gol che regala speranza ai viola, ma anche una consapevolezza: la partita è tutt’altro che finita.
Beffa finale
Con il morale rinvigorito dal pareggio, la Fiorentina tenta il tutto per tutto per ribaltare il risultato. Gudmundsson ha l’occasione di segnare quando si invola sulla corsia di destra, ma anziché concludere a rete, decide di servire Kean in area. Il passaggio, tuttavia, viene intercettato dalla difesa veronese. Poco prima, il Verona era stato pericoloso con Gagliardini, ma de Gea aveva deviato magistralmente in angolo.
Poi, al 93', arriva la beffa finale. Un rimessa laterale battuta verso il fondo sorprende la difesa viola, e da un cross di Bernede, Orban segna il suo secondo gol, regalando la vittoria al Verona all’ultimo respiro. Il VAR, dopo alcuni attimi di suspense, conferma che il pallone non era uscito, e il Franchi crolla. 1-2, con la Fiorentina che vede svanire l'ennesima occasione di riscatto.

La partita scivola verso il suo epilogo, con la viola che non riesce a capitalizzare la superiorità territoriale mostrata nel secondo tempo. L'autogol di Nunez aveva dato qualche speranza, ma la sconfitta arriva ancora una volta. La Fiorentina, a -8 dalla zona salvezza, resta all’ultimo posto e continua a essere intrappolata in una stagione che sembra non voler decollare mai. Il futuro si fa sempre più incerto, e la lotta per la permanenza in Serie A si fa ogni giorno più difficile.
