La delicata sfida salvezza tra Empoli e Venezia è terminata 2-2, un risultato che lascia l'amaro in bocca ad entrambe ma che serve comunque a smuovere la classifica delle due squadre, invischiate nella lotta per non retrocedere, rosicchiando un punto al Lecce.
Poche emozioni e Vasquez decisivo
Il primo match della domenica pasquale inizia con ritmi bassi, comprensibile anche vista la posta in palio e la delicata posizione di entrambe.
Meglio l'Empoli nelle prime battute, poi esce il Venezia che però non sfonda e a metà tempo una clamorosa autorete con Fali Candé che tira addosso a Issa Doumbia e per poco non beffa il proprio portiere.
Tra i lagunari Hans Nicolussi Caviglia sembra in giornata: due sue conclusioni insidiose da calcio piazzato costringono Devis Vasquez a sporcare i guantoni e deviare.
Poco dopo il portiere sudamericano si deve superare su Issa Doumbia, il cui destro sembrava essere piazzato imparabilmente prima del guizzo dell'estremo difensore empolese.
Due botta e risposta
L'Empoli, che nel primo tempo ha faticato e non poco e concludere, ha una chance da piazzato ad inizio ripresa: Sebastiano Esposito, da buona posizione, spara però alto.
Al primo vero tentativo nello specchio, gli azzurri passano in maniera improvvisa al 58esimo: splendida intuizione di Liam Henderson che pesca di esterno Jacopo Fazzini, il cui tocco al volo sorprende centralmente gli avversari e manda avanti i suoi.
La rete "gasa" i toscani, che ritrovano fiducia e nel giro di qualche minuto sfiorano il clamoroso raddoppio con Liberato Cacace, il cui mancino finisce fuori di poco.

Il Venezia rimane in partita e al 68esimo trova il pari: è il neo entrato John Yeboah, su corner e dopo un errore in uscita di Devis Vasquez, a depositare l'1-1 a porta vuota.
Nella parte finale di gara si gioca poco causa interruzioni e cambi, ma c'è tempo per un altro botta e risposta: all'85esimo Gianluca Busio porta avanti i suoi trovandosi nel posto giusto al momento giusto dopo un'azione in verticale salvata da Devis Vasquez, ma due minuti dopo un altro subentrato, Tino Anjorin, si è messo in proprio ha salvato i suoi dalla sconfitta con un bel destro dalla distanza.
Nel finale c'è spazio per altre potenziali chance, ma alla fine il fischio finale pone fine a un match che nel finale è divenuto imprevedibile.