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De Siervo: "Insieme ai fornitori di contenuti pirata saranno multati anche gli utilizzatori finali"

Luigi De Siervo
Luigi De SiervoDOMENICO CIPPITELLI/NurPhoto/NurPhoto via AFP
Il Tribunale Milano ha accolto il reclamo contro Cloudflare sulla pirateria, condannando il fornitore di contenuti illeciti e obbligandolo a comunicare tutti i nomi di chi ha sfruttato le trasmissioni della IPTV pirata per vedere le partite senza pagare, lasciando tracce nelle rete dei propri indirizzi IP

Il Tribunale di Milano ha accolto il reclamo presentato dalla Lega Serie A contro Cloudflare, intimando alla società di interrompere l'erogazione di servizi ai siti pirata segnalati dalla Lega Serie A e implementare strumenti tecnologici per bloccare la diffusione di contenuti illegali, includendo anche la condivisione di dati e informazioni relative all'identità dei clienti che utilizzano tali servizi per accedere a streaming non autorizzati.

"L'accoglimento in toto del nostro reclamo contro Cloudflare conferma la validità delle ragioni di chi si batte a tutela della legalità - ha spiegato Luigi De Siervo, amministratore delegato di Lega Serie A -. Cloudflare è stata anche obbligata a comunicare tutti i nomi di chi ha sfruttato le trasmissioni delle IPTV pirata per vedere le partite senza pagare, lasciando tracce indelebili nella rete dei propri indirizzi IP.

Siamo arrivati a un punto di svolta decisivo, non solo i fornitori di servizi di accesso alla rete sono stati condannati per aver veicolato contenuti illeciti, ma anche l'utilizzatore finale, ora individuato facilmente, sarà perseguito a norma di legge".

"L'utilizzo delle piattaforme pirata non è solo un atto illegale, è un attentato al lavoro di migliaia di persone oneste, chi sceglie questa strada uccide il futuro del calcio e dello sport, non possiamo accettare che sia distrutto ciò che amiamo", ha concluso De Siervo.


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