In questo mercato l'Arabia Saudita ci ha abituato a credere anche a trasferimenti che sembravano impossibili. E così - nonostante sembri confermatissimo dai dirigenti - anche la voce di un Allegri in procinto di diventare il nuovo allenatore dell'Al-Hilal non va esclusa, vista l'insistenza delle fonti e la situazione a Torino.
Situazione non rosea, considerando il campionato appena trascorso e i principi di rottura con pezzi da 90 come Federico Chiesa o lo stesso Dusan Vlahovic. Il primo penalizzato da un modulo, il 3-5-2, che il tecnico sembra voler riproporre e il secondo, oltre che dalla pubalgia, da un sistema di gioco offensivo che gli fa arrivare pochi palloni giocabili.
Inviso dalla maggior parte della tifoseria, Allegri sembra più confermato per l'esborso monetario che la dirigenza dovrebbe fare in caso di buonuscita, visti i due anni di contratto rimanenti a 7,5 milioni a stagione, che non per un reale progetto. L'Al-Hilal avrebbe proposto al tecnico un contratto triennale da 30 milioni di euro a stagione + 10 al momento della firma.
All'Al-Hilal anche Koulibaly, pallino di Allegri
A Torino intanto è imminente l'arrivo di Giuntoli, finalmente liberato da De Laurentiis, e sembrano già intravedersi le prime mosse. Nomi come Timothy Weah o Parisi possono sembrare un campanello, visto che sono due giocatori provenienti rispettivamente da Lille ed Empoli, due squadre con cui il dirigente dei campani ha buoni rapporti e ha spesso trattato.
Vedremo nei prossimi giorni se invece Allegri approderà realmente in Arabia Saudita diventando il nuovo allenatore dell'Al-Hilal, che vuole risolvere già la settimana prossima la situazione in panchina. Nella rosa della squada di Riad, oltre all'allenatore livornese ci sono Julen Lopetegui, tecnico del Wolverhampton e Paulo Fonseca del Lille. L'Al-Hilal sta intanto per ufficializzare l'acquisto di Kalidou Koulibaly, un pallino di Allegri, cercato dalla Juve lo scorso anno prima di "ripiegare" su Gleison Bremer.