Conte si candida: "Roma e Napoli sono due piazze che vorrei vivere"

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più
Conte si candida: "Roma e Napoli sono due piazze che vorrei vivere"
Antonio Conte durante l'intervista
Antonio Conte durante l'intervistaProfimedia
Su Roberto Mancini, invece, il tecnico pugliese ha assicurato che "penso abbia fatto qualcosa di storico vincendo l'Europeo. Poi c'è stata sicuramente la non partecipazione ai Mondiali... sono delle situazioni che lasciano delle ferite. Se fosse successo a me sarebbe stata durissima. Ma in quel caso, forse sì, dopo sarei andato via".

La Roma, il Napoli, la Juve e quell'addio "di cui mi sono un po' pentito". E poi l'Arabia Saudita e i rapporti con Roberto Mancini e José Mourinho.

È un Antonio Conte fra passato, presente e futuro, quindi a 360 gradi, quello che si racconta a

'Belve', il programma condotto dalla giornalista Francesca Fagnani che andrà in onda domani su Rai 2 in concomitanza con la partita Inghilterra-Italia su Rai 1 e la trasmissione 'Avanti Popolo' su Rai 3 in cui Fabrizio Corona promette di fare nuove rivelazioni sul calcioscommesse.

Questione di passione

Dell'intervista di Conte è stata fornita un'anticipazione, e c'è la domanda della conduttrice sulla possibilità che l'ex ct azzurro possa diventare allenatore del Napoli o della Roma: "Sicuramente Roma e Napoli sono due piazze che vorrei vivere - ammette Conte - per la passione che ti trasferiscono. Mi auguro un domani che ci sia la possibilità di fare questa esperienza".

Ma quando, anche adesso? "No - conferma Conte - perché sono situazioni create prima". Come dire che non vuole subentrare a campionato in corso. Ma ancora: "Del Napoli sappiamo, ma dalla Roma qualcuno si è fatto vivo?". Le anticipazioni dalla Rai si limitano a far sapere che "il mister risponde".

"Forse mi sarei dimesso..."

Capitolo Nazionale e Mancini: Conte non si sbilancia sul collega e spiega perché: "Non voglio entrare nella questione e fare qualcosa che a me ha dato fastidio in altre circostanze. Stando ai giornali l'Arabia Saudita avrebbe fatto offerte a tutti, mi ci metto dentro anche io che ho rifiutato. Parliamo di club, non di nazionale".

E, ancora, su Mancini: "Penso abbia fatto qualcosa di storico vincendo l'Europeo. Poi c'è stata sicuramente la non partecipazione ai Mondiali... sono delle situazioni che lasciano delle ferite. Se fosse successo a me - chiarisce Conte - sarebbe stata durissima. Ma in quel caso, forse sì, dopo sarei andato via".

Cuore bianconero
Cuore bianconeroAFP

A proposito di addii, quello più sofferto è stato alla Juve. "Sì, sicuramente quello di cui mi sono un po' pentito è quello alla Juventus dopo tre anni - rivela Conte - . Quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi decidi di andare via".

Infine, il rapporto con Mourinho, quando Fagnani ricorda a Conte di aver detto una volta al portoghese 'Vediamoci in ufficio' con tono minaccioso. L'ex Juve commenta così: "lo vengo dalla strada, non se lo dimentichi mai".