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Conte rimane coi piedi per terra: "Tappa importante ma non quella più importante"

Antonio Conte
Antonio ConteCARLO HERMANN/AFP
Il tecnico del Napoli dopo il successo di Lecce ammette: "Temevo tantissimo questa partita per tanti motivi, oggi pareggiare o vincere ci avrebbe cambiato la vita"

Dopo la vittoria per 0-1 a Lecce, Antonio Conte ha parlato ai microfoni di DAZN ammettendo: "Vittoria importante, veramente. A questo punto. Non è la più importante, ma la temevo molto per tante situazioni. Sappiamo che il Lecce veniva da un pareggio con l’Atalanta, c'era anche questa disgrazia capitata ad una persona che conoscevo benissimo così come conoscevo il padre, mancato da qualche anno. Era una situazione un po’ particolare, sono molto vicino al Lecce e ai sui tifosi perché vivere un dramma del genere non è semplice".

Prosegue: "Noi siamo venuti per vincere perchè è un passo importante e dovevamo farlo, per continuare a mandare un segnale positivo all’ambiente. Lo abbiamo fatto interpretando un primo tempo di ottima fattura poi è subentrata anche un po’ di voglia di proteggere. L’importanza dei tre punti ci ha portato a non voler correre rischi. Vittoria importante, temevo tantissimo questa partita per tanti motivi. Noi abbiamo fatto la nostra partita, dovevamo vincere e mandare un segnale positivo. L’importanza dei tre punti ci hanno portato a essere magari meno arrembanti rispetto al primo tempo". 

L’allenatore del Napoli ha poi continuato: "Non voglio mentire, questa è una tappa importante. Siamo arrivati anche gestendo le emergenze, perché alla fine sta sembrando tutto normale. Ma oggi ha giocato Olivera da centrale per la prima volta. La squadra sta rispondendo con tutti gli effettivi. Anche Scuffet ha risposto alla grande a Bologna. È una rosa di ragazzi per bene che hanno voglia di fare qualcosa di straordinario. Poi è chiaro c’è bisogno di valori e c’è bisogno di essere squadra aldilà dell’unità di intenti. Questa squadra è cresciuta molto rispetto all’esordio col Modena al Maradona, ne abbiamo fatti di passi importanti. Questa è una tappa importante ma non quella più importante".

Risultato e classifica
Risultato e classificaFlashscore

"Oggi pareggiare o vincere ci avrebbe cambiato la vita, per questo ero stressato. Sono andato nello spogliatoio per scaricare la tensione."

Su Olivera: "Ha fatto un’ottima partita da difensore centrale. Aveva già interpretato questo ruolo con l’Uruguay. In Nazionale però giocano in maniera diversa rispetto a noi. Ci abbiamo lavorato nelle ultime due settimane e ha risposto bene. Poi bisogna saper anche giocare di esperienza, avrei avuto anche Rafa Marin a disposizione. Adesso però c’è bisogno di saper sopperire all’emergenza, nessuno ne parla ma noi lo siamo. Neres è fuori, Buongiorno e Juan Jesus pure, oggi anche Lobotka si è fatto male. Mi auguro possa recuperare perché continuiamo a perdere pezzi a non molliamo. Questa è la dote principale di questa squadra, chi è chiamato risponde alla grande perché ha lavorato nel modo giusto. Siamo sul pezzo e vogliamo continuare fino alla fine".

Infine: "Capolavoro della mia carriera? Lo dirò quando eventualmente accadrà (ride, ndr). Non parliamo di cose che non abbiamo. Ho perso e vinto scudetti all’ultima giornata, ho l’esperienza gusta per far capire ai ragazzi l’importanza. Chi vince scrive la storia, gli altri la leggono e i ragazzi lo devono sapere. Nessuno si ricorderà di questa stagione se arriveremo secondi".