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Atalanta e Lazio si annullano: Provedel e i pali salvano i biancocelesti dall'assedio bergamasco

Provedel salva la Lazio
Provedel salva la LazioMICHELE MARAVIGLIA / EPA / Profimedia

Un pareggio che sa di beffa per l'Atalanta, che domina il secondo tempo ma non riesce a concretizzare. Alla New Balance Arena, la Lazio si affida alla solidità di Provedel e alla fortuna dei pali per resistere all'assalto nerazzurro

Pareggio a reti bianche alla New Balance Arena, ma il punteggio non racconta tutto. Dopo un primo tempo tattico e privo di emozioni, l’Atalanta alza i giri nella ripresa e assedia la Lazio, che si salva grazie a un Provedel straordinario e a due legni provvidenziali.

La Dea domina, crea, ma spreca. Biancocelesti in apnea, ma con un punto in tasca.

Pochi sussulti alla New Balance Arena

Nel primo tempo le emozioni sono state centellinate, quasi come se le due squadre si fossero studiate a lungo senza mai decidersi a colpire. Un match tattico, imbrigliato, che ha vissuto più di attese che di accelerazioni.

La Lazio parte con il piede leggermente più convinto: Tavares e Dia cercano subito l’intesa, ma il senegalese sbaglia il primo controllo e l’occasione sfuma. L’Atalanta risponde al 4' con un errore in uscita che però non costa caro, grazie al provvidenziale recupero di Hien su Cancellieri.

Ed è proprio Cancellieri il primo vero protagonista del match, ma in negativo: al 18' alza bandiera bianca per un problema al flessore. Dentro Isaksen, ma l’ingresso del danese non cambia l’inerzia di un match che resta imballato, dominato più dalla prudenza che dall'inventiva.

Al 22', dopo il cambio forzato degli ospiti, l'Atalanta prova a prendersi il centro del ring. Ha più possesso, manovra con ordine ma senza mai alzare i giri del motore. La Lazio sembra aspettare, ma fatica a trovare sbocchi: il primo tiro in porta nerazzurro arriva solo al 43’, ed è un destro centrale di Zappacosta che chiude una bella combinazione. Attento Provedel, che blocca senza affanni.

Nel mezzo, poco da segnalare: ammoniti De Ketelaere (29') e Sulemana (39', per proteste), un destro largo di Guendouzi e un paio di affondi spenti nel nulla. Due minuti di recupero, qualche sbadiglio sugli spalti, e poi il duplice fischio. Nessun gol, pochi tiri, tanto equilibrio.

Assedio Dea, Provedel e i legni salvano la Lazio

Il secondo tempo di Atalanta-Lazio ha cambiato volto, ma non il risultato. Dopo una prima frazione bloccata, la partita si è accesa con più gamba, più verticalità e soprattutto più occasioni. Peccato, però, che il tabellone sia rimasto inchiodato sullo 0-0. Merito soprattutto di Ivan Provedel, protagonista di almeno due interventi decisivi, e demerito di un’Atalanta che ha avuto le chance per colpire ma ha difettato di precisione e freddezza.

La ripresa si apre senza cambi, ma con un altro spirito. Al 50’ è subito Dea: cross di De Ketelaere, stacco imperioso di Lookman ma palla alta di un soffio. È il preludio a un forcing crescente. Al 57’, Lookman fa il vuoto sulla sinistra, De Ketelaere con un velo illumina per Ederson, il cui tiro è però troppo centrale per impensierire Provedel.

Lazio che arretra, stringe i denti e prova a colpire di rimessa. Ma l’inerzia è tutta nerazzurra. Al 61’ Pasalic prolunga di testa un pallone teso, Ahanor si inserisce ma da due passi manca la deviazione vincente: un gol praticamente fatto. 

Sarri prova a scuotere i suoi, ma non arrivano risposte. Isaksen prova a dare profondità, ma viene chiuso da un Ederson perfetto in ripiegamento. L’Atalanta nel frattempo insiste, cresce, martella: al 71’, Lookman si inventa un destro a giro dal limite, forte, preciso e anche deviato, ma Provedel salva tutto con una parata straordinaria. Un riflesso da campione che tiene la Lazio aggrappata allo 0-0.

Il grafico dei tiri dell'Atalanta
Il grafico dei tiri dell'AtalantaOpta by Statsperform / MICHELE MARAVIGLIA / EPA / Profimedia

E non è finita. Qualche minuto più tardi, da un corner velenoso nasce una carambola impazzita: il pallone danza verso l’incrocio, ci mette ancora le mani Provedel, con l'aiuto del palo. E il legno si ripete al minuto 80, quando Zappacosta esplode una volée secca dal limite che si stampa sul palo alla destra del portiere, immobile e battuto. L’ennesima occasione che si infrange sul destino.

L’assedio non porta quindi frutti. L’Atalanta domina, crea, spreca, e alla fine si deve accontentare di un pari che sa di beffa. Terzo pareggio consecutivo per la squadra di Juric, che resta comunque in scia delle zone alte e conferma un’identità sempre più convincente. Per la Lazio, invece, secondo "X" di fila. Un punto sofferto, forse insperato, ma che serve a tenere la barra dritta in una fase complicata.