Dopo giorni concitati a Bergamo, l'Atalanta ha aperto una nuova era. A guidarla, dopo l’esonero di Ivan Juric comunicato ieri, è Raffaele Palladino.
L’ex tecnico della Fiorentina si è presentato a Zingonia per la firma del contratto, che è stata ufficializzata nel pomerggio. L'allenatore dopo un lungo colloquio con Antonio e Luca Percassi, presidente e amministratore delegato dell'Atalanta, ha firmato il contratto che lo ha legato al club orobico. Al vertice era presente anche il direttore sportivo Tony D'Amico.
"La famiglia Percassi, quella Pagliuca e tutto il Club rivolgono un caloroso benvenuto nella famiglia nerazzurra a mister Raffaele Palladino e ai suoi collaboratori", si legge nel comunicato sul sito nerazzurro.
"Palladino - informa la nota del club - sarà seguito da Stefano Citterio (allenatore in seconda), Federico Peluso (collaboratore tecnico), Fabio Corabi (preparatore atletico), Nicola Riva (collaboratore preparatore atletico), Andrea Ramponi (match analyst) e Mattia Casella (match analyst). Si avvarrà anche dei seguenti collaboratori già presenti sin da inizio stagione: Cristian Raimondi (collaboratore tecnico), Marco Savorani (preparatore dei portieri), Sabino Oliva (collaboratore preparatore dei portieri), Marcello Iaia (specialist analyst of performance), Stefano Brambilla (match analyst) e Andrea Vigni (collaboratore preparatore atletico)".
Per Palladino è un progetto ambizioso: il contratto firmato è valido fino al 2027, a testimonianza della volontà della società di pensare non solo alla stagione in corso, ma anche al futuro prossimo della Dea. L’obiettivo imposto è chiaro e sfidante: risalire la classifica di Serie A e centrare la qualificazione alla Champions League.
Il summit decisivo
Ieri, nella giornata precedente la firma, si è svolto un incontro chiave tra il direttore tecnico D’Amico e Palladino. Il summit ha permesso di raggiungere un’intesa sul contratto e di definire gli obiettivi per la stagione in corso e per il futuro.
Ora, dopo le dimissioni presentate lo scorso 28 maggio a Firenze, Palladino è pronto a tornare in panchina per ridare forma e identità a un’Atalanta apparsa smarrita negli ultimi mesi, dopo l’addio di Gian Piero Gasperini, uno dei suoi maestri calcistici a cui è legatissimo.
