Van Dijk parla del futuro del Liverpool dopo Klopp

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più
Van Dijk è sicuro: "Il Liverpool avrà il suo bel da fare per sostituire Klopp"
Van Dijk contro il Fulham.
Van Dijk contro il Fulham.AFP
Il difensore olandese ha detto la sua sul futuro del club Red dopo l'addio del tecnico tedesco, facendo capire di non sapere se formerà parte del prossimo progetto dei Reds

Virgil Van Dijk si mostra sereno dopo la decisione a sorpresa di Jurgen Klopp di lasciare il Liverpool al termine della stagione in corso. Il capitano dei Reds non crede che l'incertezza sul futuro a lungo termine influisca sulle loro ambizioni per questa stagione.

"Il club avrà un grande lavoro da fare", ha detto il difensore olandese,"non solo l'allenatore deve essere sostituito, ma anche l'intero staff e ci saranno così tante cose che cambieranno. Sono molto curioso di sapere quale sarà la direzione da prendere, ma quando sarà annunciato, vedremo a che punto siamo. Sarà la fine dell'era Klopp - io ne faccio ancora parte, per questo non mi piace parlarne - e questo è il mio obiettivo principale. Spero che avremo il successo che tutti sogniamo e per allora probabilmente ci sarà più chiarezza su ciò che il club vuole per il futuro e poi vedremo".

Alla domanda se si vede parte della prossima era dei Reds, Van Dijk ha risposto: "È una bella domanda. Non lo so".

Nei giorni a venire la squadra attualmente capolista della Premier League sarà sottoposta a prove molto impegnative: mercoledì si presenterà in casa del Chelsea, per poi affrontare l'Arsenal nel prossimo fine settimana.

Il difensore olandese Van Dijk, di 32 anni, insiste sul fatto che non cambierà nulla nell'approccio del Liverpool, che è in piena corsa in quattro competizioni: "Non è cambiato nulla. Ovviamente le cose cambieranno alla fine della stagione e nella nuova stagione, ma al momento non sono cambiate e dobbiamo continuare a come prima".

Poi, la chiusura: "È più facile a dirsi che a farsi, ma sento che gli altri la pensano allo stesso modo e sta a me fare in modo che le cose rimangano così. Siamo tutti esseri umani e sentiamo emozioni. Alcuni giocatori non la pensano come gli altri. È perfettamente normale perché ognuno pensa in modo diverso, ma non ho notato alcun calo di professionalità o di aspettative. Gli allenamenti a cui ho assistito negli ultimi due giorni non sono stati diversi da quelli precedenti.