La stella egiziana aveva protestato sabato scorso in zona mista, dopo essere rimasto in panchina per la terza partita consecutiva a Leeds (3-3). Le sue dichiarazioni polemiche sono costate al giocatore l’esclusione dalla lista dei convocati per la partita di Champions League di martedì scorso contro l’Inter.
“Il motivo per cui non era a Milano è stata la sua intervista. Ognuno può avere la propria opinione: deve essere escluso una volta, due, tre, quattro volte, quattro mesi, 12 anni? Ogni allenatore prende decisioni diverse su queste cose”, ha spiegato Slot in conferenza stampa dopo la partita contro il Brighton.
Venerdì, tecnico e giocatore hanno avuto un colloquio privato, del quale Slot non ha voluto rivelare i dettagli.
“Non parlo mai del contenuto delle nostre conversazioni (con i giocatori) e non farò un’eccezione ora, ma credo che i fatti parlino più forte delle parole. Era di nuovo nel gruppo e, quando ho dovuto fare il primo cambio, l’ho mandato in campo”, ha spiegato il tecnico.
“Bisogna capire un po’ le frustrazioni”
“Per me non c’è nessun problema da risolvere. Per me è come con qualsiasi altro giocatore”, ha ribadito l’olandese.
Il tecnico olandese ha inserito l’esperto attaccante già nel primo tempo, dopo l’infortunio di Gomez, mentre il centrocampista ungherese Szoboszlai si è abbassato per coprire il ruolo di terzino, lasciando spazio in attacco a Salah. Il campione egiziano partirà ora per il Marocco per disputare la Coppa d’Africa con la nazionale.
A differenza della scorsa settimana, Salah questa volta non si è fermato in zona mista per rispondere ai giornalisti.
“A volte bisogna capire un po’ le frustrazioni di giocatori con una carriera come la sua, che hanno raggiunto così tanti traguardi. Non entrerò nei dettagli, la questione è stata risolta perché era di nuovo tra i convocati. È un giocatore che tutti vogliono”, ha dichiarato il compagno Ibrahima Konaté a Canal +.
Centro dati Liverpool-Brighton.