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Hater scatenati contro Havertz, Arteta: "È il momento di dire basta"

Kai Havertz e Mikel Arteta
Kai Havertz e Mikel ArtetaRYAN PIERSE / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Il tecnico Arsenal ha sottolineato che "di questa situazione siamo tutti responsabili, voi (giornalisti) siete responsabili, tutti sono responsabili della narrazione, tutti sono responsabili del modo in cui parliamo, e non possiamo voltarci dall'altra parte".

L'azione degli hater e in generale le molestie on line nei confronti dei giocatori e delle persone loro vicine possono causare "terribili conseguenze" e "va assolutamente sradicata". Lo afferma il tecnico dell'Arsenal, Mikel Arteta, commentando gli attacchi on line contro l'attaccante dei Gunners Kai Havertz e alla moglie dopo gli errori commessi dal giocatore nel match di coppa d'Inghilterra contro il Manchester United.

Ieri Sophia Havertz, che aspetta un bambino, aveva condiviso sui social degli screenshot con tanti messaggi d'odio, tra cui uno che le augura "un aborto spontaneo".

La sconfitta dei Gunners
La sconfitta dei GunnersFlashscore

Il club londinese ha segnalato i messaggi alla polizia e sta collaborando con una società specializzata per cercare di identificare i colpevoli e Arteta ha confermato l'esigenza di "fare qualcosa al riguardo, perché accettarlo o tacere ha conseguenze terribili - ha affermato in conferenza stampa -. È qualcosa che dobbiamo assolutamente sradicare da questo sport". 

Cinici

L'allenatore basco ha anche sottolineato il comportamento "cinico" e l'ipocrisia di alcuni tifosi, capaci un giorno di esultare per l'attaccante e il giorno dopo di insultarlo: "Il 27 dicembre in casa abbiamo vinto 1-0, Havertz ha segnato un gol e tutto lo stadio ha cantato Waka Waka (una canzone di Shakira reinterpretata in suo onore, ndr). Di questa situazione siamo tutti responsabili, voi (giornalisti) siete responsabili, tutti sono responsabili della narrazione, tutti sono responsabili del modo in cui parliamo, e non possiamo voltarci dall'altra parte", ha detto.