"Il comitato esecutivo della Fifa approva all'unanimità il dossier Marocco-Spagna-Portogallo come candidatura unica per l'organizzazione della Coppa del mondo di calcio 2023". Lo annuncia da Rabat Mohammed VI, re del Marocco, in un comunicato, diffuso dall'agenzia MAP.
Le sedi sicure
Ci sono già tre stadi che possono dirsi sicuri per quanto riguarda la Spagna: il Bernabeu a Madrid, il Camp Nou a Barcellona e la Cartuja a Siviglia. Per quanto riguarda le partite nei Paesi Baschi non si sa ancora se saranno a Bilbao o a San Sebastian. In Portogallo saranno sicuramente sedi del Mondiale il da Luz e l'Alvalade di Lisbona e il do Dragao di Porto. In Marocco sono invece sei le città candidate: Rabat, Casablanca, Tangeri, Agadir, Marrakech e Fez.
Tre partite in Argentina, Uruguay e Paraguay
In contemporanea, la Fifa ha spiegato che l'Esecutivo ha ufficializzato la candidatura unica dei tre Paesi, ma ha stabilito che essendo quella del 2030 l'edizione del Centenario (in Uruguay la prima volta, nel 1930) una cerimonia celebrativa si svolgerà a Montevideo e tre partite si giocheranno in Argentina, Uruguay e Paraguay. "In un mondo diviso, il calcio unisce", ha spiegato il presidente della Fifa, Gianni Infantino, sottolineando che la decisione porta a giocare in sei Paesi di tre Continenti diversi.
Le tre partite inaugurali delle tre nazionali sudamericane 'ospitanti' si giocheranno nelle capitali di Argentina, Paraguay e Uruguay. A confermarlo Alejandro Dominguez, presidente della Conmebol. Le tre compagini del continente americano sono già qualificate al Mondiale, e lo stesso vale per quelle iberiche e per il Marocco. Questo significa che i posti liberi sono 42.