L’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana è giunta al capolinea. A pochi giorni dalla sfida decisiva contro la Moldavia, valida per le qualificazioni al Mondiale, le voci sull'addio dell’allenatore si sono fatte sempre più insistenti.
Il ko per 3-0 contro la Norvegia ha complicato seriamente il cammino degli Azzurri, mettendo a rischio la partecipazione al prossimo Mondiale. Un risultato che ha scatenato un acceso dibattito all’interno del gruppo azzurro e sollevato dubbi sulle scelte tattiche e tecniche di Spalletti. Nella conferenza stampa della vigilia contro la Moldavia, il Commissario Tecnico ha messo fine alle incertezze, sciogliendo in modo ufficiale i dubbi sul proprio futuro e su quello della Nazionale.
Le parole di Spalletti in conferenza stampa
15:02 - Inizia ora la conferenza stampa di Luciano Spalletti.
15:03 - Avete deciso qualcosa sul suo futuro? "Abbiamo parlato ieri sera (con Gravina n.d.r.) e mi ha comunicato che sarò sollevato dall'incarico di CT della Nazionale. Mi è dispiaciuto: visto il rapporto che abbiamo, io non avevo nessuna intenzione di mollare. Soprattutto quando le cose non vanno bene, avrei preferito restare e fare il mio lavoro. Però, poi, si tratta di esonero e devo prenderne atto".
15:04 - "Questo ruolo l'ho sempre interpretato come servizio alla patria e voglio agevolare il futuro della Nazionale. Penso sia giusto cercare il meglio, farò la risoluzione del contratto. Ci sarò domani sera contro la Moldavia. Ho sempre sostenuto che i miei giocatori fossero forti. I risultati sotto la mia gestione sono questi e devo assumermi la responsabilità".

15:05 - "Io amo questa maglia, questo lavoro e i calciatori che ho allenato: domani sera chiederò loro di dimostrare ciò che ho chiesto anche se non sono stato in grado di far esprimere il meglio".
15:07 - Cosa ti ha fatto più male? "Non raggiungere la qualità di gioco che volevo. Sono dispiaciuto di me stesso. Accettando l'incarico sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili. Non ci sono riuscito. Ho notato che siete stati gentili nel commentarla, probabilmente meritavo di peggio. Ho creato problemi al movimento coi miei risultati".
15:10 - Potesse tornare indietro cosa cambierebbe? "Non lo so nemmeno io, devo prendere in considerazione ciò che viene fuori e ciò che esprime la squadra. Ero convinto non sarebbe stata una passeggiata, ma che sarei arrivato ai Mondiali. Ne sono ancora convinto: parlando con Gravina ero ancora della mia convinzione. Non mi crolla il mondo professionalmente quando perdo delle partite: ci sono paletti tra accettare la situazione, la visione e così via, ma sono molto sotto il livello perché questi sono calciatori forti. Stare a rimuginare su ciò che è stato è tempo perso. Sul passato non si può mettere mano. Ora diventa fondamentale giocare una partita degna della maglia che portiamo".
15:13 - Non hai trovato feeling con alcuni giocatori? E come si affronta una partita in questa situazione? "Se non ho trovato feeling ditemi nomi e cognomi, perché io l'ho trovato con tutti. C'è da lavorare sull'appartenenza e sulla gioia nel giocare con la Nazionale. Io sono andato sempre verso gli abbracci e comprendere tante cose. Dopo l'Europeo ho cercato di essere meno ossessivo e più 'amico' verso i giocatori".
15:16 - A che scelte facevi riferimento con Gravina? "Sarei andato avanti con questo gruppo, poi prendi un'imbarcata del genere... C'è la valutazione da fare su come siamo arrivati a queste partite, sicuramente col fiato lungo. Tanti giocatori erano logori dal finale di stagione, non ci siamo arrivati benissimo. Poi, però, sono loro i miei giocatori. Anche quelli che hanno avuto infortuni erano in condizione di essere chiamati".
15:20 - Retegui-Lucca insieme? E Orsolini? "Orsolini può fare l'ala destra, ma si può fare qualsiasi cosa. Domani non stravolgerò nulla, l'ho detto anche alla squadra. La visione è sempre dei 16 giocatori, ci sono determinati ruoli e caratteristiche che fanno più comodo per dare scosse e creare entusiasmo all'interno della squadra. Resteremo in campo nella stessa maniera grosso modo. Retegui e Lucca sono due prime punte, ma possono giocare insieme. Le partite vanno però sempre combattute: anche la Moldavia ha giocatori di livello internazionale".
15:21 - "L'altra sera non abbiamo messo in campo il meglio di noi stessi: non abbiamo fatto giocate o recuperi importanti né a gestire la partita. Se tutti individualmente siamo al di sotto delle nostre possibilità, io per primo, poi diventa più difficile. E contro la Moldavia saremo noi a doverla incanalare. Parlando con Gravina abbiamo deciso che si farà così prendendosi le proprie responsabilità".
15:23 - Come giudichi il comportamento dei club durante la tua gestione? "Quando ho parlato coi dirigenti che conosco ho sempre avuto il massimo della disponibilità e della comprensione. Non ricordo di avere avuto problemi particolari. Dal mio punto di vista ho pensato di non fare troppo male e quindi avendo precauzione a liberare chi non era in condizione di giocare. Se uno ha un problema viene, si guarda e si ascolta il medico. Se poi uno lo usa come escamotage per non venire in Nazionale, sarebbe bene non venisse più in Azzurro. Ma ci si fida e si creano rapporti di fiducia che sono fondamentali".
15:23 - Alla domanda "Ti senti tradito da qualcuno? E che Italia lasci?", Spalletti si mostra visibilmente infastidito. Evita di rispondere e, senza aggiungere altro, abbandona la conferenza stampa.