Era un segreto di Pulcinella, ma doveva essere ufficializzato. È successo questo mercoledì pomeriggio, 16 luglio: Lamine Yamal vestirà la maglia più pesante del Barça la numero 10, il numero più importante nella storia del club.
L'annuncio è arrivato, in concomitanza con l'ufficializzazione del suo già noto rinnovo, con un video creativo con un disegno dell'attaccante accanto al suo nuovo numero. "Il nostro nuovo 10", ha scritto il club sui social media.
Ansu Fati aveva accettato la sfida di indossare il numero simbolo del Barça dopo Leo Messi (38), ma non ha funzionato. Ora è subentrato il giovane talento che sembra destinato a continuare l'eredità di stelle come Ronaldinho, Rivaldo, Riquelme, Maradona e Romario.
"Vincere la Champions League e la Coppa del Mondo"
Un Lamin Yamal sorridente e soddisfatto che non ha nascosto i suoi obiettivi: "Vincere, vincere sempre, divertirmi e continuare a crescere, perché sono ancora molto giovane. Il Barça è la mia vita, la mia casa, passare da La Masia alla prima squadra è un sogno che si realizza".
Il neo numero 10 ha poi toccato altri temi.
- Rinnovo, leader e più pressione: significa che continuerò a divertirmi e a vincere nel club della mia vita, che è il migliore del mondo. Non ho pressioni, sono felice e posso divertirmi con un numero diverso.
- Primo passo per diventare leggenda: Sì, il rinnovo fino al 2031 è un grande passo, un bel po' di anni e spero che sia una strada lunga, piena di vittorie, più dell'anno scorso.
- Il peso della numero 10: Messi ha fatto la sua strada, io la mia. Lo prendo da Ansu e cercherò di fare del mio meglio.
- Eredità pesante tra Messi, Ronnie e Maradona: Spero di seguire le orme di queste tre leggende del club, prenderei tutto da Messi, Ronaldinho e Maradona.
- Sfida personale: non ho vinto la Champions League, quindi vincere la Champions League e la Coppa del Mondo.
- Messaggio dallo spogliatoio e da Flick: Domani ci sarà una doppia seduta. Mi hanno fatto i complimenti, siamo come una famiglia, li ho ringraziati dicendo che senza di loro non sarei qui e di continuare a lavorare.