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Zaniolo: "Non sono uno che non porta rispetto, mi metto sempre a disposizione"

Niccolò Zaniolo
Niccolò ZanioloProfimedia
L'ex Roma, dopo la bella prestazione nella vittoria contro l'Ucraina, ha commentato la gara ma anche il suo percorso (finora travagliato) in Nazionale.

Tempo di riscatto con la maglia azzurra per Nicolò Zaniolo, che nella partita contro l'Ucraina è emerso come uno dei protagonisti principali.

Nei 72 minuti in cui è stato in campo, ha creato numerose opportunità per l'Italia, imponendosi tra i migliori della formazione di Spalletti. 

Secondo l'ex Roma, però, non si tratta di un punto di partenza: "Io non penso di essermi mai fermato. Faccio sempre ciò che il mister mi chiede e mi metto sempre a disposizione. Tante volte sono etichettato da voi come una persona che non porta rispetto, fuori dalle righe, ma non è così. Assolutamente. Io mi metto sempre a disposizione ed è sempre stato così in tutte le squadre in cui ho giocato. Sono veramente felice di questa gara e non mi va di parlare del resto".

"Non siamo quelli di Skopje"

"Era importantissimo conquistare i tre punti. Non siamo quelli visti in Macedonia e il mister prima della partita ci ha chiesto di mettere in campo tutto ciò che avevamo perché non contava nulla di diverso dalla vittoria. Siamo contenti, abbiamo espresso anche un buon calcio. Ci godiamo questo successo" ha aggiunto commentando la gara vinta per 2-1 dalla Nazionale.

Il neo giocatore dell'Aston Villa ha poi analizzato la sconfitta in Macedonia del Nord: "A Skopje ci sono state cose che abbiamo sbagliato, io in primis sul fallo. Ci sono stati piccoli errori che abbiamo pagato, anche se poi anche lì siamo stati sfortunati perché abbiamo avuto 2-3 occasioni nitide per segnare e loro alla prima occasione hanno pareggiato. Contro l'Ucraina siamo stati cattivi, siamo entrati determinati e bravi a buttarla in porta".