L'attaccante del Liverpool ha segnato la prima rete poco dopo l'ora di gioco, a conclusione di un rapido contropiede dell'Inghilterra, mentre la seconda è stata ipnotica, quando si è liberato con un dribbling per poi piazzare una conclusione precisa e potente dal limite dell'area.
Prima della partita, un tifoso sugli spalti è stato visto sul maxischermo mentre parlava con l'annunciatore di campo. Come è consuetudine del calcio moderno, era in possesso di un cartello che chiedeva la maglia di Harvey Elliott in cambio di qualcosa di dolce.
Era evidente chi i tifosi neutrali del National Football Stadium fossero venuti a vedere, ma al talento dei Reds è voluto un po' di tempo per scaldarsi, nonostante le temperature soffocanti. All'inizio della partita ha avuto due occasioni, create in parte a causa dello squilibrio sulla fascia sinistra dell'Inghilterra.
Lee Carsley, schierato a destra come per gran parte del torneo, è rimasto poco attivo per gran parte del primo tempo. Le sue combinazioni con Tino Livramento sono state un segno distintivo del gioco d'attacco dei Tre Leoni, e i due si sono legati bene ancora una volta, ma non sono riusciti a creare nulla di veramente rilevante.
Anderson è stato laborioso a centrocampo, e sono stati i suoi sforzi a dare a Elliott la possibilità di segnare. Nessun giocatore, però, può vincere una partita da solo. Il suo team di supporto, composto da James McAtee, Jay Stansfield e Hutchinson, gli ha aperto gli spazi per incidere, con il primo gol a suggello dei varchi trovati e poi resi proficui.
Gli olandesi hanno inserito Noah Ohio - ex nazionale giovanile dell'Inghilterra - per trovare il pareggio, e lui ci è riuscito al primo tocco. Un disimpegno sbagliato di Charlie Cresswell gli ha permesso di beffare il portiere inglese Beadle per trovare l'1-1 a 17 minuti dalla fine. Ma, mentre i tifosi dello stadio cantavano il suo nome, ignoravano che questa fosse la serata di Elliott.
A quattro minuti dalla fine, il folletto dei Reds ha preso in mano la partita e ha segnato il suo terzo gol in due partite, infilandosi nella difesa olandese. Il suo tiro decisivo è stato all'altezza della sua prestazione: freddo, calmo e preciso.
La sua esultanza in solitaria dopo il gol parla di un giocatore non solo abituato ai riflettori, ma che ne trae piacere. La standing ovation ricevuta al momento della sostituzione nei minuti di recupero ha dimostrato che sta diventando un giocatore amato anche al di fuori del Regno Unito.
L'unica preoccupazione per l'attaccante potrebbe essere un fastidioso problema al ginocchio. Egli stesso ha infatti confessato dopo la partita a Channel 4 di essersi fatto male durante i festeggiamenti per il primo gol. Il tempo ci dirà quanto sarà grave.
Elliott ha già giocato una finale di questo torneo, quella di due anni fa in cui i Giovani Leoni hanno battuto la Spagna in Georgia. Ne disputerà un'altra questo sabato, da leader e desideroso di vincere ancora.
Leggi qui il resoconto completo della vittoria dell'Inghilterra