Spalletti emozionato: "Un sogno essere ct a Wembley, superiamo i nostri limiti"

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Spalletti emozionato: "Un sogno essere ct a Wembley, superiamo i nostri limiti"
Luciano Spalletti alla sua prima a Wembley
Luciano Spalletti alla sua prima a WembleyAFP
Il commissario tecnico della nazionale italiana ha assicurato che oltre a vincere l'Europeo nel 2021 il tempio inglese è stato testimone di un "abbraccio di una vittoria importantissima, che rimarrà nella storia della nazionale italiana, ed è dove noi dobbiamo a andare a prenderci qualcosa di indelebile come l'abbraccio tra Mancini e Vialli"

"Essere ct a Wembley è un sogno, ma quella di domani è la partita in cui vogliamo superare i nostri limiti". Così Luciano Spalletti, intervistato da Sky Sport, alla vigilia di Inghilterra-Italia delle qualificazioni europee.

"Wembley, poi, è stato anche l'abbraccio di una vittoria importantissima, che rimarrà nella storia della nazionale italiana, ed è dove noi dobbiamo a andare a prenderci qualcosa di indelebile come l'abbraccio tra Mancini e Vialli".

"Il vero giocatore internazionale vede in questa partita la possibilità di una qualificazione oggettiva - sottolinea Spalletti - e la vuole senza andare a pensare alle sfide successive. Ed è appunto in queste circostanze dobbiamo pensare di superare i nostri limiti, e ti senti felice di farlo"

Una partita da sogno

"Non è da calciatore forte, internazionale, pensare che poi ce la andremo a giocare nell'ultima partita. Domani affronteremo una squadra di cui conosciamo la forza, e la storia. Saremo nel loro stadio, ma è lì che si trova veramente sfogo a ciò che dicevo prima, i nostri sogni, e non nelle partite confort, dove posso fare bella figura", aggiunge il ct dell'Italia.

I prossimi incontri degli azzurri
I prossimi incontri degli azzurriFlashscore

Durante l'ultimo allenamento prima di volare alla volta dell'Inghilterra, Spalletti ha dato qualche consiglio a Berardi: "Lavoriamo sui particolari. I calciatori sanno già tante cose, ma bisogna pensare che si può sempre crescere e donare altro. Dobbiamo assumere gli atteggiamenti che rendono felici le persone che ci guardano".

"Udogie? Si tratta di un ragazzo che deve fare esperienza e riconoscere le situazioni, ma ha un motore incredibile che avanza anche per gli altri. Ci può dare una grande mano in una partita in cui serve forza e fisicità".