Giacomo Bonaventura non è in nazionale per caso. Le sue ultime prestazioni in campionato ne hanno più che giustificato la convocazione da parte di mister Luciano Spalletti, che ne ha premiato l'abnegazione e il rendimento in una Fiorentina che oltre ad aver battuto il suo ex Napoli è oggi una delle migliori realtà calcistiche d'Italia.
Autore di un match spettacolare al Diego Armando Maradona, nel quale è stato non solo un ottimo catalizzatore di gioco e nesso tra centrocampo e attacco ma anche autore del gol del nuovo vantaggio con un ottimo inserimento, il centrocampista ex Milan ha confermato l'ottima partenza in questo campionato, nel quale ha realizzato ben quattro reti e due assist in otto partite. Questo rendimento gli è valso la convocazione in nazionale, che ha dedicato al defunto padre non nascondendo una certa emozione.
Da ripescato a titolare?
Un premio meritatissimo per Jack, il quale dopo tre anni esatti ritrova l'azzurro che ha vestito in 14 occasioni, otto delle quali da titolare. Ma il premio potrebbe diventare un Jackpot - con annesso gioco di parole - nel caso in cui Spalletti decidesse di farlo partire titolare domani contro Malta nel suo 4-3-3. Un'opzione che il tecnico toscano potrebbe prendere seriamente in considerazione dopo la dipartita di Tonali, coinvolto insieme a Zaniolo nella questione scommesse e allontanato dal ritiro di Coverciano.
L'uomo giusto al posto giusto. Questo sembra essere Bonaventura oggi. E dopo aver dimostrato di essere un tassello fondamentale nella Fiorentina di Italiano il suo obiettivo è anche quello di esserlo nell'Italia di Spalletti. Il tutto dopo aver ammesso di non crederci più e aver ringraziato il suo tecnico alla Fiorentina. La sua occasione è unica e passa per due match cruciali, il primo con Malta domani e il secondo martedì a Wembley, il tempio del calcio mondiale. Perché a volte le grandi opportunità arrivano anche a 34 anni suonati.
