Ancora niente vittorie per il Bologna di Vincenzo Italiano. Dopo il passo falso di Birmingham contro l’Aston Villa, i rossoblù si fermano anche al Dall’Ara, costretti al pari dall’organizzato Friburgo.
Finisce 1-1, un punto che muove la classifica nella League Phase ma che lascia dietro di sé una scia di rammarico: la squadra di Italiano aveva la partita in pugno e l’occasione per centrare il primo successo europeo stagionale.
Orsolini bussa anche in Europa
Il Bologna approccia la gara con piglio sicuro, compatto e deciso a far valere la propria qualità fin dai primi minuti. Al 2’, Castro illumina la manovra con un filtrante che premia l’inserimento di Cambiaghi: l’attaccante accelera e si ritaglia lo spazio per calciare, ma la sua conclusione finisce dritta tra le mani di Atubolu. Non è occasione clamorosa, ma un avvertimento: i rossoblù ci sono, eccome.
La prima grande emozione arriva al 17’. Ancora Castro protagonista, stavolta con un taglio improvviso che buca la difesa del Friburgo. L’argentino controlla e scarica un destro potente che sembra pronto a insaccarsi sotto l’incrocio. Solo un soffio, un brivido che attraversa il Dall’Ara prima che il pallone si spenga sull’esterno della rete.
Il Friburgo prova a reagire. Al 23’, Grifo disegna dalla bandierina uno schema perfetto che libera Manzambi in posizione centrale: il suo tiro a botta sicura sembra già scritto, ma Castro, ancora lui, si immola sulla linea con un salvataggio miracoloso. È un intervento che vale quanto un gol, uno di quei gesti che spostano l’inerzia di una partita.
Il Bologna capisce il segnale e si lancia di nuovo in avanti. La pressione cresce e, al 29’, il muro tedesco crolla. Odgaard inventa a sinistra con una finta elegante, mette palla dentro, Cambiaghi trova la conclusione ma Atubolu respinge malissimo. Orsolini, rapace e puntuale come sempre, si avventa sulla ribattuta e la spinge in rete: 1-0, vantaggio meritato e stadio in festa.
Adamu pareggia i conti
La ripresa si apre con una piccola scossa. Schuster lascia negli spogliatoi Grifo e butta dentro Scherhant, un segnale chiaro: il Friburgo vuole cambiare marcia. Il Bologna, almeno nei primi minuti, mantiene il controllo del ritmo, ordinato e sicuro, ma i tedeschi ora hanno un altro passo.
Basta uno spunto per capirlo: al 53’ Adamu orchestra un contropiede chirurgico, Scherhant riceve a sinistra e spara col mancino. Skorupski c’è, respinge con sicurezza, ma sul corner successivo Ginter svetta altissimo e il portiere polacco deve superarsi di nuovo, allungandosi in un intervento che vale un gol. Il Dall’Ara trattiene il fiato.
Al 55’ arriva la svolta: un tocco di mano di Castro in area fa alzare il braccio a Minakovic, richiamato dal VAR. Rigore. Dal dischetto Adamu resta freddo, incrocia con il destro e spiazza Skorupski. È l’1-1, e la partita si riapre.
Il ritmo ora è altissimo, i ribaltamenti continui. Al 61’ Castro prova a inventare, ma Lienhart gli toglie il pallone con un intervento chirurgico. Scherhant, invece, è una spina nel fianco: al 62’ sfonda a sinistra costringendo Vitik a chiudere in angolo, e al 69’ il Friburgo costruisce la sua occasione più clamorosa. Manzambi punge in campo aperto, serve Scherhant che calcia a botta sicura trovando la prima parata di Skorupski; sulla respinta arriva Beste col sinistro, ma il portiere del Bologna compie un secondo miracolo in pochi secondi. Il Dall’Ara esplode come per un gol.

Italiano prova a cambiare l’inerzia: dentro Dallinga, Miranda e Bernardeschi per ridare energie. Ma il Friburgo ormai ci crede, pressa alto e approfitta di ogni imprecisione, come quella di Lucumì che rischia grosso regalando palla a Beste prima di rimediare in extremis.
Negli ultimi minuti, il Bologna tira fuori orgoglio e carattere, si riversa in avanti e prova l’assalto finale. Ma è tardi: il Friburgo regge l’urto e porta via da Bologna un punto prezioso, mentre i rossoblù restano con l’amaro in bocca.
