Ci voleva la mistica per la Roma contro il Feyenoord, che all'andata si era imposto per 1-0 in casa. E il match di ritorno all'Olimpico ha vissuto un quarto d'ora nel quale i giallorossi hanno effettivamente sognato di ribaltare la sconfitta di Rotterdam. Tra il 60' e il 77', infatti, gli uomini di José Mourinho hanno realizzato due reti, ma solo la prima firmata da Spinazzola è stata convalidata. Quella di Cristante, che avrebbe significato la culminazione della rimonta, è stata poi annullata per una spinta di Abraham su un difensore avversario.
Poi, la doccia fredda del gol del brasiliano Paixao, entrato al 64esimo e capace di segnare di testa appena 15 minuti più tardi, quando i giallorossi pensavano ancora al gol non convalidato al loro centrocampista. Un colpo durissimo per i giallorossi, i quali in tre minuti passavano dal possibile 2-0 all'1-1 che li teneva fuori dalla coppa. Fino all'irruzione di Paulo Dybala, il deux ex machina di un Mourinho che senza l'argentino difficilmente riesce a trovare la bussola. Il gol del mancino di Cordoba, arrivato praticamente allo scadere, è manifestazione proprio di quella mistica della quale avevano bisogno a Roma per crederci.
Un gol da centravanti, agganciando il pallone in una posizione scomoda e trovando l'allungo giusto con il sinistro con la solerzia e la velocità di un centravanti. Nella stessa porta nella quale nel 2018 permise allo scadere alla Juventus di battere la Lazio, una porta che a lui evidentemente è molto cara.
Dopo l'acuto dell'ex juventino, l'Olimpico che registra l'ennesimo sold out della stagione si è infiammato, recriminando contro il palo colpito da Ibañez di testa all'inizio dei supplementari. Poco dopo, però, arrivava l'esplosione definitiva con il gol di El Shaarawy, capace di sfruttare una bella azione nella quale Pellegrini scatenava Abraham, il quale a sua volta beccava l'italo-egiziano. Era la liberazione, che veniva poi sublimata dal gol di capitan Pellegrini, che trovava una piccola redenzione dopo l'errore dal dischetto dell'andata.
La Roma approda così in semifinale dopo una partita agonica, di quelle che possono cambiare le dinamiche di una stagione. Adesso, lo scoglio del Bayer Leverkusen, l'avversaria più abbordabile sulla carta. Per continuare a sognare in grande...