Sarebbero in teoria la coppia offensiva di riserva, Milik e Yildiz. Eppure, stasera hanno dimostrato di avere i numeri per far bene in ogni momento. Perché la vittoria per 4-0 della Juventus sul Frosinone, che permette ai bianconeri di approdare alle semifinali di Coppa Italia, porta le loro firme a caratteri cubitali. Il centravanti ex Napoli è stato infatti autore di una tripletta da vero killer dell'area di rigore, aprendo le marcature su un penalty perfettamente eseguito all'11esimo a poi concludendo di prima dopo un sontuoso stop su cross dalla sinistra al 40esimo.
La Juve durante tutto l'incontro ha dimostrato una certa voglia di creare gioco grazie al lavoro congiunto di un intraprendente Miretti, che si procurava il rigore in grado di sbloccare il match, e di un roccioso Locatelli, abile anche nell'interdizione, come in occasione del terzo centro di Milik, quando è stato l'ex rossonero a recuperare un pallone decisivo al limite dell'area avversaria.
Quella del polacco, inoltre, è la prima tripletta di uno juventino in Coppa Italia dopo quella realizzata da Alessandro Del Piero contro la Fiorentina il 10 gennaio del 2006, come riportato da Opta. Un exploit apparentemente facile, ma che in realtà illustra l'estrema efficienza del polacco, all'occorrenza un affidabile terminale offensivo, come accaduto oggi.
Applausi per Yildiz
Per il giovane turco, invece, arrivava prima la gloria di un gol in spaccata con l'istinto dell'attaccante ambizioso e la concretezza del giocatore esperto e poi il bagno di approvazione da parte del pubblico con una standing ovation al momento della sostituzione. Un altro lampo di classe e di coordinazione quello di Yildiz, che da settimane sta facendo vedere, partita dopo partita, quanto il suo talento sia già compatibile con esigenze di un certo livello.
Ed è dunque trascinata dalla sua coppia di attaccanti di scorta che la squadra di Massimiliano Allegri guadagna le semifinali di coppa, un obiettivo importante in una stagione senza altri impegni infrasettimanali. Un obiettivo da seguire fino in fondo per continuare a dare linfa a un progetto oggi sempre più vivo e pimpante. Nel nome dei tanti giovani messi in campo dal tecnico livornese, che sta prendendosi una rivincita importante su chi lo voleva via da Torino, dando prova che anche i suoi quando vogliono possono giocare a pallone.
