"Per raggiungere il livello di Sofia Goggia ne abbiamo di pastasciutta da mangiare...". Gian Piero Gasperini, dopo il 6-1 al Cesena nell'ottavo di finale di Coppa Italia, commenta le parole della sciatrice che dice di ritrovarsi caratterialmente nell'Atalanta: "Sofia è talento e determinazione anche nel superare gli infortuni, ci rifacciamo molto alla sua tenacia e caparbietà", spiega il tecnico nerazzurro.
Coi romagnoli, pur con soli 5 titolari su 11 nella formazione di partenza, l'impegno non è stato preso sottogamba: "Una buona gara, interpretata seriamente da subito. Esiste sempre il rischio di affrontate partite del genere con una marcia ridotta - l'analisi di Gasperini -. Essere andati subito in vantaggio ci ha favoriti, ci ha dato la possibilità di giocare in tanti e a buon ritmo".
Testa all'Empoli
A Bergamo si pensa già al campionato: "Ruggeri ha un brutto trauma al piede destro, ma oggi s'è allenato e domani potrebbe essere già aggregato alla squadra. L'Empoli è una buona squadra che gioca bene nonostante l'ultima sconfitta in casa: noi arriviamo con entusiasmo e slancio".

Una nuova coppia gol
Infine, sull'intesa tra Samardzic e De Ketelaere, entrambi a segno due volte, in un tridente inedito: "Ti diverti se riesci a fare buone giocate e c'è la disponibilità dei compagni. Partite come questa servono a cementare l'intesa e gli scambi. Così si creano le occasioni da gol", chiude Gasperini.
Mignani: "All'inizio avevamo quasi paura"
"I ragazzi hanno dato tutto, mi dispiace per il troppo timore reverenziale nella prima parte del primo tempo. Così abbiamo preso due gol subito".
Michele Mignani, allenatore del Cesena, commenta così la sconfitta in casa dell'Atalanta nell'ottavo di Coppa Italia: "Dovevamo essere più aggressivi e non concedere gol così facili. Quando invece ha avuto la palla, la squadra s'è proposta, ha giocato, è arrivata in area per cercare di far male all'avversario - l'analisi del tecnico dei romagnoli -. Era una partita quasi impossibile da invertite, ma il rammarico è di essere stati troppo leggeri, senza nulla togliere alla qualità dell'Atalanta".
"Le cose positive? La personalità, il modo di muovere la palla e di creare fastidi agli avversari. Ceesay ha fatto bene come Pieraccini, ma non è questione di singoli. Dobbiamo diventare un pochino più sporchi e cattivi - chiude Mignani -. Nella testa dei miei giocatori non poteva non esserci un minimo di preoccupazione, ma questa non deve diventare paura. All'inizio avevamo quasi paura di toccarli e di fargli male".