"Ringrazio tutti, il sindaco, il consiglio comunale, ma pure il presidente Saputo, i direttori, dirigenza, staff, squadra e tutti quelli che lavorano a Casteldebole. Ringrazio i tifosi e la gente, la Coppa Italia è un po' di tutti, perché tutti abbiamo dato qualcosina per conquistarla".
"È un onore ricevere il Nettuno d'Oro, che in passato è andato a Nobel, cantanti, poeti. È un onore aver regalato emozioni e gioia a tanta gente, è per questo che noi viviamo". Così l'allenatore del Bologna Vincenzo Italiano ha voluto ringraziare sindaco, città, club e ambiente dopo la consegna del Nettuno d'Oro da parte di Matteo Lepore, questo pomeriggio a Casteldebole.
"Abbiamo coronato - dice - un percorso di crescita. L'inizio di stagione è era stato complesso, ma siamo sempre andati in crescendo, migliorando, raccogliendo i frutti del lavoro. È stato un anno fantastico, tutti sanno quanto sia stato bene con ogni componente del mondo Bologna nel corso della stagione e in una città che mi ha fatto sentire accolto".
Lepore consegna il Nettuno d'Oro a Italiano: "Sei uno di noi"
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha consegnato il Nettuno d'Oro, benemerenza civica che premia chi si è distinto, onorando la città in qualche particolare campo, all'allenatore del Bologna Vincenzo Italiano. Il tecnico l'ha onorata guidando la squadra rossoblù alla conquista della Coppa Italia. La consegna si è svolta Questo pomeriggio a Casteldebole, al centro sportivo del Bologna Niccolò Galli.
"Era abitudine consegnarlo solo a chi è nato a Bologna - dice Lepore - ma abbiamo allargato il concetto, anche per trasmettere l'apertura e il senso di accoglienza che caratterizza la nostra città".
"Il discorso fatto dal mister davanti al presidente della Repubblica Mattarella prima della partita ha fatto capire come si si sia calato e abbia compreso la nostra realtà, trasmettendo quel senso di comunità su cui Bologna si fonda: senso di comunità che domenica la squadra toccherà con mano nella parata celebrativa per le vie della città, senso di comunità dimostrato dal fatto che Roma per la finale ci fosse una città intera che si è mossa, mentre i tifosi del Milan provenivano da realtà diverse. In questo senso Italiano ha fatto trionfare l'intera Bologna".
Lepore poi ha toccato l'argomento relativo al prolungamento di contratto di Italiano, partita in corso tra il tecnico e la dirigenza: "Non vorrei aver dato il Nettuno d'Oro... Forse questo non lo devo dire. Diciamo solo che Bologna è come una seconda pelle, una maglia che ti si attacca addosso. In tal senso sarai sempre uno di noi, qualunque siano le scelte professionali future".